Negli ultimi anni la tutela dell’ambiente è diventata una delle priorità strategiche per le istituzioni italiane. La crescente consapevolezza dei rischi legati ai cambiamenti climatici, alla deforestazione, all’inquinamento e alla perdita di biodiversità ha spinto lo Stato a rafforzare gli strumenti di controllo del territorio e di contrasto ai reati ambientali. In questo scenario, i Carabinieri Forestali ricoprono un ruolo fondamentale.
Dal 2017, anno della loro integrazione nell’Arma dei Carabinieri, i Forestali sono diventati un punto di riferimento per la protezione del patrimonio naturale italiano, operando in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, dalle zone montane alle aree costiere, dai parchi nazionali alle riserve naturali. La loro attività non si limita al controllo, ma include indagini ambientali, prevenzione incendi, monitoraggio faunistico e educazione ambientale.
1. Introduzione: il ruolo crescente dei Carabinieri Forestali
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📖 Acquista su AmazonQuanti sono oggi i Carabinieri Forestali in Italia? Dove sono presenti? Come sono organizzati? Conoscere questi numeri non è una semplice curiosità statistica: significa comprendere l’entità di una forza che vigila ogni giorno sulla salute dell’ambiente e sul rispetto delle leggi ambientali. Il numero degli effettivi, la distribuzione geografica, la presenza nelle aree sensibili e l’articolazione dei reparti specializzati sono elementi fondamentali per valutare l’efficacia e la capillarità dell’azione svolta.
In questo articolo analizzeremo i dati ufficiali più aggiornati, forniti dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA), per rispondere in modo chiaro e documentato alla domanda: quanti sono oggi i Carabinieri Forestali in Italia?
2. Quanti sono i Carabinieri Forestali in Italia
a) Dati ufficiali sull’organico attuale
Secondo le fonti ufficiali del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA), l’organico dei Carabinieri Forestali in Italia è composto da circa 7.000 militari specializzati, distribuiti in centinaia di presidi su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un numero significativo, che consente all’Arma di svolgere una vigilanza ambientale capillare ed efficiente, coprendo sia le aree urbane che quelle più remote.
Questo contingente è suddiviso tra:
- Stazioni Carabinieri Forestali (oltre 800 su scala nazionale);
- Reparti specializzati come i NIPAAF (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale), i Nuclei CITES, i Centri Antincendio Boschivo;
- Comandi regionali e provinciali, che coordinano le attività operative a livello locale.
Gli operatori del comparto forestale dell’Arma si occupano di compiti investigativi, di controllo del territorio e di protezione del patrimonio naturale, svolgendo un’azione silenziosa ma fondamentale per la collettività.
b) Evoluzione numerica dopo l’unificazione con l’Arma
L’attuale corpo dei Carabinieri Forestali nasce ufficialmente nel 2017, in seguito alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato e alla sua integrazione all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Questo passaggio ha comportato un’importante riorganizzazione: circa 7.800 unità del disciolto Corpo Forestale sono transitate nei ranghi dell’Arma, con compiti specifici e nuova identità giuridica.
Negli anni successivi, l’organico è stato progressivamente razionalizzato per garantire maggiore efficienza, interoperabilità e specializzazione. Le competenze forestali sono rimaste distinte, ma inserite in un contesto gerarchico e operativo unico, sotto il comando del CUFAA. Oggi, con un numero stabile di circa 7.000 effettivi, i Carabinieri Forestali rappresentano una forza ben strutturata, moderna e funzionale alle sfide ambientali del presente.
3. Come sono distribuiti sul territorio
a) Le Stazioni Forestali e la presenza capillare
Una delle principali caratteristiche del dispositivo forestale dei Carabinieri è la straordinaria capillarità sul territorio. Le oltre 800 Stazioni Carabinieri Forestali sono dislocate in quasi tutte le province italiane, spesso in zone montane, rurali o ad alta valenza ambientale, dove la presenza dello Stato è fondamentale per garantire controllo e prevenzione.
Ogni stazione ha competenza su una vasta area e svolge attività quotidiane di:
- vigilanza boschiva e ambientale,
- controllo dell’uso del suolo e dell’attività edilizia in aree protette,
- prevenzione e repressione dei reati contro la fauna, la flora e l’ambiente,
- supporto agli enti locali in progetti di tutela ambientale.
Questa presenza radicata consente al corpo forestale di essere costantemente a contatto con il territorio e le comunità locali, svolgendo un’attività preziosa anche in termini di educazione ambientale e consulenza tecnica.
b) Presenza nei parchi nazionali, riserve e zone montane
I Carabinieri Forestali operano attivamente anche nelle aree naturali protette, grazie a reparti dedicati noti come Reparti Carabinieri Parco. Questi nuclei garantiscono la vigilanza nei 24 parchi nazionali italiani, oltre che in numerose riserve naturali statali e regionali.
Particolare attenzione viene riservata alle zone montane e appenniniche, spesso soggette a fenomeni di bracconaggio, disboscamento abusivo, incendi dolosi o costruzioni illegali. In queste aree, l’intervento dei Forestali è spesso l’unica vera barriera contro l’aggressione al patrimonio naturale.
La presenza nei contesti ad alta fragilità ambientale si traduce anche in interventi speciali di prevenzione incendi, pattugliamenti in aree isolate e monitoraggi ecologici, spesso in collaborazione con enti scientifici, università e ministeri.
4. Reparti specialistici dei Carabinieri Forestali
a) NIPAAF, Reparti Parco e Centri Antincendio
Oltre alle stazioni territoriali, i Carabinieri Forestali dispongono di reparti altamente specializzati che rafforzano la loro capacità operativa nei contesti più delicati e ad alto impatto ambientale. Tra questi, i più rilevanti sono:
- NIPAAF (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale): sono unità specializzate che svolgono indagini complesse sui reati ambientali e agroalimentari, operando spesso su delega della magistratura. Gestiscono dossier sensibili, analisi tecniche, sequestri, intercettazioni e controlli mirati anche in collaborazione con altre forze di polizia.
- Reparti Carabinieri Parco: presenti nei 24 parchi nazionali italiani, questi nuclei garantiscono una vigilanza costante sulla conservazione della biodiversità, sul rispetto delle normative di tutela e sulla corretta fruizione del territorio da parte dei visitatori.
- Centri Antincendio Boschivo (AIB): in coordinamento con la Protezione Civile e le Regioni, i Forestali operano con mezzi terrestri e aerei per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi boschivi. Effettuano anche controlli preventivi, pattugliamenti e attività di sensibilizzazione contro i roghi dolosi.
Queste strutture si avvalgono di personale altamente qualificato, spesso con competenze in biologia, geologia, chimica ambientale e diritto penale ambientale. L’integrazione tra attività operativa e investigativa rappresenta un punto di forza dell’organizzazione.
b) Collaborazioni con Regioni, Comuni e Ministeri
L’attività dei Carabinieri Forestali non si limita alla repressione dei reati ambientali: è parte di una rete istituzionale estesa, costruita attraverso collaborazioni con enti locali e nazionali. I Forestali lavorano regolarmente con:
- Regioni: per l’attuazione dei piani di prevenzione incendi, la gestione delle foreste demaniali e i progetti di tutela della biodiversità;
- Comuni e Parchi: per la sorveglianza del territorio, l’educazione ambientale nelle scuole, la lotta contro l’abbandono dei rifiuti e le discariche abusive;
- Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: per progetti speciali, controllo delle emissioni, contrasto al bracconaggio e monitoraggio faunistico;
- Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare: per la tutela dell’agroalimentare italiano, la tracciabilità dei prodotti e la lotta alla contraffazione alimentare.
Questa sinergia istituzionale fa dei Carabinieri Forestali non solo un corpo operativo, ma anche un interlocutore tecnico di riferimento per la gestione sostenibile delle risorse naturali del Paese.
5. Conclusione: una forza presente ovunque serve l’ambiente
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📖 Acquista su AmazonCon circa 7.000 unità specializzate, una presenza capillare in tutta Italia e reparti d’élite in prima linea nella tutela ambientale, i Carabinieri Forestali rappresentano oggi uno degli strumenti più avanzati ed efficaci per la difesa del nostro patrimonio naturale.
La loro azione non si limita al controllo del territorio, ma si estende a compiti investigativi, prevenzione incendi, vigilanza nelle aree protette, lotta ai crimini ambientali e supporto tecnico agli enti pubblici. Sono una forza silenziosa ma essenziale, al servizio dell’ambiente e delle generazioni future.
Con la guida del Comando CUFAA, l’Arma dei Carabinieri ha dimostrato che l’unione tra tradizione militare e competenza ambientale può generare un modello unico in Europa, capace di rispondere con prontezza ed efficienza alle nuove sfide ecologiche del nostro tempo.
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