Il ROS – Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri è uno dei reparti più riservati e strategici dell’Arma. I suoi operatori lavorano per contrastare fenomeni di criminalità organizzata, terrorismo interno e internazionale, traffici illeciti su larga scala e minacce alla sicurezza nazionale. A differenza di altri corpi visibili, i Carabinieri del ROS operano prevalentemente in borghese, spesso sotto copertura, con metodologie investigative avanzate e strumenti tecnologici sofisticati.
Sebbene le loro operazioni siano raramente sotto i riflettori, la loro presenza sul territorio italiano è fondamentale. Ma quanti sono esattamente? E come è organizzata la loro distribuzione sul suolo nazionale?
1. Introduzione: l’importanza della presenza capillare del ROS
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📖 Acquista su AmazonNonostante la sua immagine discreta, il ROS è presente in maniera strutturata e mirata su tutto il territorio italiano. Non parliamo di migliaia di unità come in altri reparti dell’Arma, ma di operatori scelti e altamente qualificati, dislocati in sezioni investigative provinciali e regionali, in grado di garantire un controllo strategico del territorio, in collaborazione con le procure distrettuali antimafia e le forze di polizia giudiziaria.
In questo articolo analizzeremo quanti sono i Carabinieri del ROS in Italia, come si è evoluto l’organico negli anni, dove sono situate le principali sedi operative e quale importanza riveste la loro distribuzione nel contrasto alle principali minacce criminali.
2. Quanti sono i Carabinieri del ROS in Italia
a) Dati ufficiali e stime aggiornate
Il Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) è un reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri, composto da personale selezionato con esperienza investigativa, operativa e giudiziaria. A differenza di altri corpi dell’Arma più numerosi e visibili, il ROS mantiene un organico contenuto e altamente qualificato.
Sebbene non esistano numeri pubblici ufficiali e costantemente aggiornati, le stime disponibili indicano che il personale ROS in Italia si attesta intorno alle 600–700 unità operative, suddivise tra:
- sede centrale di Roma (con funzioni di comando, coordinamento e supporto tecnico-logistico);
- sezioni provinciali dislocate in corrispondenza delle principali sedi delle Procure Distrettuali Antimafia;
- nuclei investigativi specializzati in aree ad alta incidenza criminale.
A queste vanno aggiunte figure tecniche, analisti e consulenti esterni, che collaborano con gli operatori in missioni riservate, cyber investigazioni e sorveglianza ad alta tecnologia.
b) Evoluzione numerica del reparto negli anni
Il ROS nasce nel 1990 come erede del precedente Nucleo Speciale Anticrimine, in risposta all’escalation mafiosa e terroristica degli anni Ottanta. Da allora, il reparto ha progressivamente ampliato i propri compiti e competenze, trasformandosi in un organismo investigativo capace di agire contro le minacce complesse della criminalità moderna, inclusi:
- terrorismo internazionale,
- cybercrime,
- criminalità mafiosa transnazionale,
- reati contro l’economia e lo Stato.
Negli ultimi vent’anni, il numero di operatori è aumentato in modo costante ma selettivo. Le assunzioni non seguono criteri quantitativi, ma qualitativi: ogni nuovo inserimento avviene tramite rigida selezione interna, e il turnover è limitato per garantire continuità operativa. Questa crescita calibrata ha portato il ROS a consolidarsi come una forza investigativa compatta, efficiente e invisibile, ma capillarmente presente nei punti nevralgici del Paese.
3. Dove operano i ROS sul territorio italiano
a) La sede centrale di Roma
Il Comando del ROS ha sede a Roma, presso il Quartier Generale dell’Arma dei Carabinieri. Da qui si coordinano:
- le operazioni su scala nazionale e internazionale,
- le missioni sotto copertura,
- il supporto tecnico e analitico alle sezioni territoriali.
La sede centrale ospita anche le unità specialistiche in cyber intelligence, intercettazioni, indagini patrimoniali e analisi del rischio. Qui vengono formati i nuovi operatori e gestiti i rapporti con il Ministero dell’Interno, le Procure Nazionali e i Servizi di Informazione.
b) Le 26 sezioni provinciali e i nuclei investigativi
Il ROS è presente capillarmente in tutta Italia grazie a 26 sezioni provinciali che corrispondono alle sedi delle principali Procure Distrettuali Antimafia (DDA). Queste sedi sono distribuite in regioni strategiche come:
- Sicilia (Palermo, Catania, Messina),
- Calabria (Reggio Calabria, Catanzaro),
- Campania (Napoli),
- Puglia (Bari, Lecce),
- Lazio (Roma),
- Lombardia (Milano, Brescia),
- Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, e Veneto.
Oltre alle sezioni provinciali, esistono nuclei operativi investigativi mobili, attivati per esigenze temporanee in zone ad alta densità criminale o per esigenze processuali particolari.
Questa presenza garantisce al ROS un radicamento costante nei territori dove è più forte la pressione della criminalità organizzata e, allo stesso tempo, consente interventi rapidi, mirati e ben coordinati con la magistratura.
4. Ruolo strategico della distribuzione territoriale
a) Supporto alla magistratura e alle procure distrettuali antimafia
Uno dei motivi principali per cui il ROS è distribuito capillarmente sul territorio italiano è la sua stretta collaborazione con la magistratura, in particolare con le Procure Distrettuali Antimafia (DDA). Queste procure hanno il compito di indagare e perseguire le attività delle organizzazioni mafiose e del crimine organizzato.
Grazie alla presenza diretta in prossimità delle sedi DDA, il ROS garantisce:
- tempestività nell’esecuzione delle indagini delegate;
- supporto tecnico nelle intercettazioni ambientali, telefoniche e informatiche;
- attività di sorveglianza e pedinamento nei contesti più sensibili;
- raccolta di prove complesse in contesti ad alto rischio.
La vicinanza territoriale alle procure consente al ROS di essere una forza investigativa di pronto impiego, in grado di agire con riservatezza, precisione e coordinamento diretto con i magistrati inquirenti. Questa sinergia è fondamentale nella lotta alle mafie, dove ogni informazione può fare la differenza tra il successo o il fallimento di un’operazione.
b) Cooperazione con altri reparti speciali e autorità locali
Oltre alla magistratura, il ROS collabora quotidianamente con altri reparti dell’Arma dei Carabinieri e con le forze di polizia. In particolare:
- con il GIS (Gruppo Intervento Speciale), per il supporto operativo in caso di blitz o arresti ad alto rischio;
- con i comandi provinciali dei Carabinieri, per attività di controllo e intelligence sul territorio;
- con la Guardia di Finanza, per operazioni connesse al riciclaggio e ai flussi finanziari illeciti;
- con le polizie municipali e le prefetture, per la gestione di attività integrate di sicurezza urbana.
Questa rete di relazioni rafforza la capacità del ROS di operare in profondità, senza sostituirsi alle autorità locali, ma integrandosi perfettamente con esse. La distribuzione strategica dei nuclei investigativi consente inoltre di raccogliere informazioni sul campo con maggiore rapidità, aumentare il controllo preventivo e fronteggiare minacce emergenti prima che diventino ingestibili.
5. Conclusione: un presidio silenzioso ma essenziale
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📖 Acquista su AmazonIl ROS Carabinieri non è un reparto visibile, numeroso o celebrato pubblicamente. Ma è proprio questa sua natura discreta, strategica e selezionata a renderlo una delle forze più efficaci dello Stato italiano nella lotta contro le mafie, il terrorismo e la criminalità organizzata.
I numeri non raccontano tutto: poche centinaia di uomini e donne, distribuiti in modo intelligente sul territorio nazionale, bastano per garantire un presidio costante, silenzioso ma cruciale per la sicurezza del Paese. La loro azione è fatta di dossier, intercettazioni, pedinamenti, software investigativi, infiltrazioni e collaborazione giudiziaria. Ma soprattutto, è fatta di competenza, dedizione e senso dello Stato.
Sapere dove operano e quanti sono i ROS non è solo un dato statistico: è la prova tangibile che, anche lontano dai riflettori, esiste una rete di tutela dello Stato che lavora giorno e notte per difendere la legalità.
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