Come Entrare nei Carabinieri NAS: Requisiti e Selezione

da | 25 Mar 2025 | Arruolamento, Forze dell'Ordine, Lavori da fare

Quando si parla di Arma dei Carabinieri, spesso si pensa solo a pattuglie, indagini criminali o operazioni di ordine pubblico. Tuttavia, tra i reparti speciali esiste un nucleo altamente qualificato e meno conosciuto: il NAS – Nucleo Antisofisticazioni e Sanità. I Carabinieri NAS sono impegnati ogni giorno in un lavoro fondamentale per la sicurezza collettiva, occupandosi di tutelare la salute pubblica attraverso controlli e indagini su farmaci, alimenti, ospedali, strutture sanitarie e laboratori.

Questo reparto opera su tutto il territorio nazionale e collabora costantemente con il Ministero della Salute, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), le ASL e le procure della Repubblica. Il loro obiettivo è combattere frodi sanitarie, sofisticazioni alimentari, violazioni igienico-sanitarie e ogni forma di reato che metta in pericolo il benessere dei cittadini.

1. Introduzione: cosa sono i Carabinieri NAS e perché sono così importanti

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A differenza di altri concorsi aperti al pubblico, non si può entrare direttamente nei NAS da civili. L’accesso al reparto è riservato esclusivamente a personale già in servizio nell’Arma dei Carabinieri, selezionato in base a requisiti molto rigidi: esperienza professionale, curriculum esemplare, titoli di studio specifici e, soprattutto, predisposizione investigativa nel settore sanitario.

Molti aspiranti carabinieri si chiedono come entrare a far parte di questo reparto: quali sono i requisiti, il grado minimo richiesto, le prove da sostenere e il percorso formativo? In questo articolo troverai tutte le risposte: analizzeremo nel dettaglio come funziona la selezione per il NAS, quali profili sono preferiti e quali competenze vengono richieste per diventare parte di questa élite silenziosa al servizio della salute.

2. Chi può accedere al NAS Carabinieri

a) Personale interno all’Arma dei Carabinieri

L’accesso ai Carabinieri NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) è riservato esclusivamente al personale già in servizio nell’Arma dei Carabinieri. Non esiste un concorso pubblico aperto ai civili per entrare direttamente nel NAS. L’unico modo per accedere è:

  • essere già Carabiniere in servizio attivo, con una solida esperienza professionale,
  • presentare domanda di assegnazione tramite canali interni, in risposta a bandi riservati o richieste di disponibilità da parte del Comando.

Questo significa che l’ingresso nei NAS non avviene come primo incarico, ma solo dopo un periodo di servizio nell’Arma, durante il quale il candidato ha dimostrato affidabilità, spirito investigativo e competenze specifiche.

b) Requisiti morali, disciplinari e professionali

Oltre all’inquadramento come Carabiniere, l’accesso ai NAS prevede requisiti morali e professionali molto elevati. Il reparto opera in ambienti delicatissimi, come ospedali, farmacie, studi medici e industrie alimentari: per questo motivo, ogni candidato deve:

  • avere una condotta impeccabile, senza procedimenti disciplinari in corso o recenti,
  • aver ottenuto giudizi “ottimo” nei rapporti informativi degli ultimi anni,
  • dimostrare riservatezza, precisione e capacità analitiche,
  • essere in grado di operare in piena autonomia, mantenendo sempre alto il profilo professionale.

Viene valutata positivamente l’esperienza maturata in contesti simili (es. controlli sanitari, frodi alimentari, indagini amministrative), oltre alla disponibilità alla mobilità e alla flessibilità operativa.

3. Requisiti per entrare nei NAS

a) Grado minimo e anni di servizio

Generalmente, i Carabinieri NAS selezionano personale con grado non inferiore ad Appuntato scelto o Brigadiere, ma possono essere ammessi anche Marescialli e, in alcuni casi, ufficiali. Non esistono regole fisse e pubbliche, ma i criteri comuni includono:

  • almeno 4-5 anni di servizio attivo nell’Arma,
  • aver prestato servizio in reparti territoriali o investigativi, come Stazioni, NORM, NIL o NOE,
  • ottime referenze da parte dei superiori, che attestino l’affidabilità e le capacità investigative del candidato.

La selezione è molto rigida: il NAS cerca operatori competenti e già formati che possano inserirsi rapidamente in attività complesse e delicate.

b) Titoli di studio preferenziali (lauree sanitarie, scientifiche, giuridiche)

Anche se non obbligatori, alcuni titoli di studio sono particolarmente apprezzati e aumentano sensibilmente le possibilità di accesso al NAS. Tra questi:

  • Lauree in discipline sanitarie, come infermieristica, biologia, chimica, farmacia, medicina veterinaria;
  • Lauree scientifiche e tecnico-industriali, utili per ispezioni in ambienti alimentari e chimico-industriali;
  • Lauree giuridiche, per la gestione degli aspetti normativi, sanzionatori e investigativi.

Inoltre, corsi di perfezionamento, master, certificazioni HACCP, brevetti da ispettore sanitario o esperienze pregresse in ambito ASL rappresentano titoli preferenziali durante la selezione.

4. Iter di selezione per accedere al NAS

a) Domanda interna e autorizzazioni

Per entrare nei NAS non esiste un concorso pubblico ma un processo interno all’Arma, avviato mediante presentazione di domanda di assegnazione. Il personale interessato deve attendere:

  • la pubblicazione di un interpello interno da parte del Comando,
  • oppure proporre una candidatura spontanea in risposta a fabbisogni operativi del reparto.

La domanda, indirizzata per via gerarchica, deve contenere:

  • il curriculum completo con incarichi, titoli e missioni svolte;
  • le motivazioni personali e professionali per l’ingresso nel reparto;
  • eventuali certificazioni o specializzazioni attinenti all’ambito sanitario.

Una volta ricevuta, la domanda viene valutata dal Comando NAS centrale, che può accettare, respingere o richiedere ulteriori documentazioni. Solo i candidati che superano questa prima fase vengono ammessi al colloquio conoscitivo e alla valutazione approfondita.

b) Colloqui, valutazione del curriculum e idoneità psico-attitudinale

La seconda fase della selezione prevede:

  • colloqui tecnici e motivazionali, svolti da ufficiali del NAS o personale del Comando;
  • analisi dettagliata del curriculum, con attenzione a incarichi operativi, rapporti informativi, titoli di studio e corsi;
  • verifica dell’idoneità psico-attitudinale, con eventuali test e valutazioni comportamentali.

Viene attribuita grande importanza alla capacità di lavorare in autonomia, alla discrezione e alla resistenza allo stress. I candidati selezionati vengono poi inseriti gradualmente nel reparto, con un periodo iniziale di affiancamento e formazione sul campo.

5. Formazione e specializzazione nel NAS

a) Corso di perfezionamento e aggiornamenti continui

Dopo l’assegnazione al reparto, ogni operatore NAS viene avviato a un percorso di formazione specialistica, che può comprendere:

  • corsi organizzati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute;
  • moduli su normative sanitarie, tracciabilità alimentare, vigilanza farmaceutica e responsabilità penale;
  • aggiornamenti continui su nuove leggi, strumenti di indagine e metodologie ispettive.

Il percorso formativo prosegue anche durante l’attività ordinaria, con frequente partecipazione a seminari e corsi interforze.

b) Competenze tecniche e ambiti operativi: sanità, alimenti, farmaci, frodi

Gli ambiti di intervento del NAS sono ampi e richiedono competenze verticali. Tra le principali attività:

  • controllo di ospedali, cliniche, case di cura, farmacie e studi medici;
  • ispezione di aziende agroalimentari, depositi e ristoranti;
  • repressione di frodi sanitarie, sofisticazioni alimentari e distribuzione di farmaci illegali;
  • collaborazione con AIFA, Ministero della Salute, ASL e procure.

Ogni operatore NAS deve essere in grado di riconoscere irregolarità, raccogliere prove, stendere verbali e relazioni per l’autorità giudiziaria, mantenendo il massimo livello di professionalità e precisione.

6. Conclusione: entrare nel NAS significa tutelare la salute pubblica

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Far parte del NAS Carabinieri non è solo una scelta di carriera, ma una vera missione di responsabilità sociale. Gli operatori di questo reparto lavorano silenziosamente per proteggere la salute di milioni di cittadini, controllando il rispetto delle leggi sanitarie e contrastando frodi che spesso passano inosservate.

Entrare nei NAS significa distinguersi per competenza, serietà e determinazione, ma anche abbracciare un incarico delicato, dove ogni ispezione può prevenire un rischio reale per la collettività. Un cammino riservato a pochi, ma dal valore incalcolabile.

Foto Luca Catanoso

Luca Catanoso

Blogger e scrittore, autore di numerosi libri pubblicati su Amazon. Racconto storie emozionanti di animali, approfondisco tematiche di storia militare, sviluppo personale e molto altro ancora. La mia missione è ispirare, informare e coinvolgere attraverso la scrittura.

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