Come Diventare Carabiniere ROS: Requisiti, Iter di Selezione

da | 25 Mar 2025 | Arruolamento, Forze dell'Ordine, Lavori da fare

Il ROS – Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri rappresenta uno dei reparti più prestigiosi e riservati dell’intero panorama delle forze dell’ordine italiane. Operare nel ROS significa lavorare in silenzio per garantire la sicurezza dello Stato, conducendo indagini complesse contro terrorismo, mafia, crimine organizzato e minacce alla democrazia. È un incarico che unisce preparazione investigativa, discrezione assoluta e un’etica ferrea del dovere.

Molti giovani, affascinati dal lavoro di intelligence e dalla possibilità di far parte di un corpo altamente selezionato, si chiedono: come si diventa Carabiniere del ROS? Qual è il percorso da seguire? Chi può accedere? Questo articolo risponde a tutte queste domande, fornendo una guida completa su requisiti, iter di selezione e formazione specifica.

1. Introduzione: il fascino e la difficoltà di entrare nel ROS

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A differenza di altri reparti militari o di polizia, non esiste un concorso pubblico per entrare direttamente nel ROS. Il reparto è accessibile esclusivamente a Carabinieri già in servizio, selezionati sulla base di esperienza, condotta, capacità cognitive e attitudini personali. È un percorso interno che richiede tempo, pazienza, risultati e un profilo professionale impeccabile.

Il processo di selezione è riservato, articolato in più fasi, e destinato solo a chi ha già maturato esperienze significative sul campo. Chi entra nel ROS viene addestrato per operare in borghese, sotto copertura, in ambienti complessi e spesso ostili. Non basta la voglia: serve preparazione, tenacia e la capacità di agire con lucidità anche sotto pressione.

Nelle prossime sezioni vedremo nel dettaglio chi può accedere al ROS, quali sono i requisiti richiesti, come funziona la selezione interna e quale formazione viene offerta a chi riesce a superare le prove.

2. Chi può diventare Carabiniere del ROS

a) Personale interno all’Arma dei Carabinieri

Per entrare nel ROS Carabinieri non è previsto un accesso diretto dall’esterno, come accade per i concorsi pubblici da Allievo Carabiniere o da Ufficiale. L’unica strada per accedere al ROS è essere già parte dell’Arma, con un profilo professionale ineccepibile e un percorso di carriera che dimostri esperienza, dedizione e risultati operativi.

Il ROS seleziona personale da:

  • Reparti territoriali (Stazioni, Compagnie, Comandi Provinciali),
  • Reparti mobili o investigativi,
  • Marescialli e Ufficiali con esperienza in contesti complessi,
  • operatori con background tecnico in cybercrime, analisi dati, intercettazioni o sorveglianza.

Questa selettività garantisce che chi entra nel reparto sia già pronto ad affrontare incarichi sensibili con massima professionalità, riservatezza e autonomia operativa.

b) Esperienza, valutazioni e requisiti morali

Oltre all’inquadramento nell’Arma, per aspirare al ROS è necessario possedere:

  • Ottime valutazioni del servizio (minimo giudizio “ottimo” per almeno tre anni);
  • Nessuna sanzione disciplinare pendente o grave negli anni precedenti;
  • Lettere di referenza o pareri favorevoli dei superiori diretti;
  • Spiccate doti relazionali, analitiche e investigative;
  • Capacità di lavorare sotto pressione e in contesti a rischio.

La selezione considera non solo il curriculum operativo, ma anche il profilo morale e psicologico del candidato, che deve essere ritenuto idoneo a gestire incarichi delicati e potenzialmente pericolosi senza mettere a rischio l’operazione o la sicurezza dello Stato.

3. Requisiti per accedere alla selezione

a) Età, grado e anzianità di servizio

Non esistono limiti d’età rigidi, ma in genere il ROS seleziona personale che abbia già maturato alcuni anni di esperienza operativa, preferibilmente con:

  • almeno 5 anni di servizio attivo nell’Arma (in media);
  • grado non inferiore a Carabiniere Scelto o Appuntato, anche se spesso si selezionano profili da Brigadiere in su;
  • età compresa tra i 25 e i 40 anni, per garantire un buon equilibrio tra preparazione ed energia operativa.

L’inquadramento preferito è quello dei sottufficiali e ufficiali, ma anche militari semplici con forte propensione investigativa possono essere valutati.

b) Idoneità fisica, psichica e condotta esemplare

La selezione per il ROS prevede il superamento di:

  • visita medica accurata, con certificazione di idoneità psico-fisica;
  • test psicologici e attitudinali approfonditi;
  • controllo della condotta personale, anche extracarabinieri (es. uso dei social, vita privata, stabilità emotiva);
  • verifiche su eventuali debiti, cause legali o comportamenti a rischio.

Essere ammessi al ROS significa entrare in un reparto dove la fiducia è totale, e dove ogni operatore deve essere un punto di riferimento in termini di disciplina, lucidità e discrezione.

4. L’iter di selezione per entrare nel ROS

a) Colloqui, prove attitudinali e test psicologici

Il percorso di selezione per entrare nel ROS è tra i più rigorosi all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Dopo l’invio della candidatura tramite canali interni, l’aspirante operatore deve affrontare una serie di prove mirate a valutare equilibrio mentale, capacità analitica, attitudine all’investigazione e resistenza allo stress.

Le fasi principali includono:

  • Colloqui individuali con ufficiali e dirigenti del reparto, finalizzati a sondare motivazione, disponibilità e capacità di adattamento a un contesto altamente riservato.
  • Test attitudinali scritti e a risposta multipla, volti a misurare logica, concentrazione, memoria e flessibilità cognitiva.
  • Test psicologici standardizzati e dinamici, per valutare la tenuta mentale, la gestione emotiva in scenari ad alta pressione e l’idoneità alla vita sotto copertura.

Chi supera con successo queste prove può accedere alla fase finale, ovvero la valutazione del profilo e l’autorizzazione interna.

b) Valutazione del curriculum e autorizzazioni interne

Superate le prove attitudinali, il candidato viene sottoposto a una verifica approfondita del curriculum di servizio. Questa fase, a cura degli organi preposti dell’Arma, esamina:

  • le esperienze operative pregresse (in particolare in contesti investigativi),
  • le valutazioni annuali ricevute,
  • eventuali incarichi speciali o corsi frequentati,
  • e l’assenza di criticità disciplinari o personali.

L’accesso al ROS avviene solo previa autorizzazione formale da parte del Comando competente, e l’inserimento nel reparto è condizionato da un ulteriore periodo di prova, durante il quale il candidato viene osservato sul campo.

5. Il percorso formativo degli operatori ROS

a) Addestramento investigativo e operativo

Una volta ammesso, il nuovo operatore ROS intraprende un percorso formativo altamente specializzato, che combina competenze investigative, capacità operative e conoscenze giuridiche. L’addestramento iniziale è riservato, ma include moduli come:

  • tecniche di sorveglianza, pedinamento e raccolta prove;
  • metodologie di infiltrazione e vita sotto copertura;
  • conduzione di indagini complesse e rapporti con la magistratura;
  • gestione del rischio e analisi comportamentale.

Questo tipo di formazione richiede massima concentrazione, adattabilità e prontezza decisionale, poiché il lavoro del ROS è spesso svolto in condizioni di isolamento operativo.

b) Specializzazioni in settori tecnici e analitici

Oltre all’addestramento generale, ogni operatore può essere indirizzato verso specializzazioni mirate, in base a capacità personali o esigenze del reparto. Tra le più richieste:

  • Cyber Intelligence e Sicurezza Informatica;
  • Analisi finanziaria e tracciamento flussi illeciti;
  • Intercettazioni ambientali e telefoniche;
  • Tecniche di interrogatorio e psicologia investigativa.

La formazione è continua: ogni anno vengono previsti aggiornamenti, simulazioni e corsi interni, per garantire un livello operativo costante e sempre allineato alle nuove minacce.

6. Conclusione: determinazione e competenza per far parte dell’élite

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Diventare operatore del ROS Carabinieri non è per tutti. Non basta l’ambizione o il desiderio di servire lo Stato: serve un percorso solido all’interno dell’Arma, esperienza reale sul campo, una mente lucida e una condotta irreprensibile.

Il ROS seleziona solo chi dimostra determinazione, intelligenza investigativa e una predisposizione al lavoro nell’ombra, spesso lontano da riflettori, comfort e orari stabili. Ma per chi supera la selezione, si apre una carriera unica, fatta di responsabilità elevate e di contributo concreto alla sicurezza nazionale.

Scegliere il ROS significa entrare in un reparto d’élite, dove ogni azione conta, ogni informazione è vitale e ogni errore può avere conseguenze gravissime. Un ruolo per pochi, ma essenziale per tutti.

Foto Luca Catanoso

Luca Catanoso

Blogger e scrittore, autore di numerosi libri pubblicati su Amazon. Racconto storie emozionanti di animali, approfondisco tematiche di storia militare, sviluppo personale e molto altro ancora. La mia missione è ispirare, informare e coinvolgere attraverso la scrittura.

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