La frequenza di rimbalzo è la percentuale di utenti che visitano una tua pagina web e che la abbandonano senza visitarne almeno una seconda. Questo fattore è estremamente importante e incide profondamente sull’ esperienza dei tuoi utenti nonchè sul posizionamento nei motori di ricerca. Infatti, nell’ articolo “Primi sui motori di ricerca” ho spiegato come i tempi di caricamento incidano sulla frequenza di rimbalzo.
Tuttavia la velocità non è l’ unico elemento da considerare per ottimizzare questo importante fattore. Nel corso di questo articolo ti spiegherò come poter rendere la navigazione dei tuoi utenti più coinvolgente e duratura. Prima di tutto voglio spiegarti cos’è la frequenza di rimbalzo, come monitorarla, perchè è importante e soprattutto come ottimizzarla.
Quindi adesso tieniti forte e prendi appunti, perchè il viaggio stà per cominciare !
Cos’è la frequenza di rimbalzo ?
Come accennato prima, la frequenza di rimbalzo è la percentuale delle visite al tuo sito che si limitano a visualizzare una sola pagina. Questo parametro, conosciuto anche col nome di bounce rate, viene espresso attraverso un valore percentuale che và da 0 a 100%. Se per esempio, la percentuale di rimbalzo è del 30%, significa che 30 utenti su 100 si limitano a visitare solamento una sola pagina.
Come monitorare la frequenza di rimbalzo ?
Per monitorare la frequenza di rimbalzo dovrai collegare il tuo sito a Google Analytics. Dopo aver effettuato questo collegamento potrai consultare queste statistiche andando su Pubblico>Panoramica.
Ti ricordo che si tratta di uno strumento gratuito. Se hai bisogno di aiuto per collegarlo puoi leggere questo tutorial.
Potrai anche consultare statistiche più dettagliate come per esempio la frequenza di rimbalzo specifica per ogni dispositivo o per ogni fonte di traffico.
Per consultare la frequenza di rimbalzo in base al tipo di dispositivo utilizzato il percorso da fare è Pubblico>Dispositivo Mobile>Panoramica.
Altrettanto importante è visionare questo valore per ogni fonte di traffico. Infatti, le visite provenienti dai social, dai motori di ricerca o dalle altre fonti, possono presentare valori diversi. Per consultare queste informazioni il percorso da fare è Acquisizione>Tutto il traffico>Canali.
Perchè è importante la frequenza di rimbalzo ?
La frequenza di rimbalzo è un paramentro estremamente importante perchè indica il coinvolgimento che i visitatori hanno col tuo sito. Di conseguenza, questo valore incide anche sul posizionamento nei motori di ricerca. Infatti, queste due cose sono collegate perchè lo scopo di Google è quello di offrire maggiore visibilità ai contenuti migliori.
Google e tutti gli altri motori di ricerca, analizzano diversi fattori per determinare la qualità di un sito. Uno di questi è sicuramente la frequenza di rimbalzo. Infatti, quando i motori di ricerca notano che i visitatori si soffermano sul sito questo indica coinvolgimento. Viceversa, se questo valore è troppo alto significa che gli utenti che visitano il tuo sito tendono ad andarsene troppo presto. Per Google questo indica che il tuo sito non coinvolge e questo incide sulla visibilità che Google ti conferisce nei motori di ricerca.
In considerazione di quanto detto, certamente è importante tenere sempre monitorato questo parametro e in caso di valori troppo alti porvi rimedio.
Frequenza di rimbalzo. Qual’è il valore ottimale ?
Quando si parla di valore ottimale non è possibile stabilire dei valori oggettivi. Infatti, ogni sito web è strutturato in modo diverso. Pertanto, ogni caso è da valutare singolarmente. Tuttavia possiamo affermare che una buona frequenza di rimbalzo non supera il 30%. Addirittura ci sono siti che presentano una frequenza di rimbalzo inferiore al 5%. In questi casi possiamo affermare che questo valore è eccellente.
Se invece questo valore supera il 70% il sito può presentare dei problemi. Bisogna quindi analizzare la struttura del sito e le sue funzionalità per capire per quale motivo gli utenti abbandonano il sito troppo in fretta.
Frequenza di rimbalzo. Possibili cause ?
Un tasso elevato di bounce rate può avere due tipologie di cause. Da un lato quelle fisiologiche mentre dall’ altro lato quelle patologiche. Quando a causare la frequenza di rimbalzo sono cause fisiologiche non c’è da preoccuparsi. Invece, se a causare la frequenza di rimbalzo sono motivazioni patologiche è opportuno porvi rimedio.
Frequenza di rimbalzo e cause fisiologiche
Le cause fisiologiche possono dar vita a dei “falsi positivi“. Si tratta di risultati che potrebbero suscitare allarmismi ma che in realtà sono una conseguenza inevitabile per certi tipi di siti. Pertanto, quando questo valore è dovuto a falsi allarmismi è inopportuno cercare di apportare modifiche al sito. Vediamo quindi quali sono queste possibili cause.
Pagine web a navigazione limitata
Per alcune tipologie di pagine, è normale avere una frequenza di rimbalzo elevata. Infatti, consultando le statistiche di Google Analitycs potresti notare che alcune pagine hanno un valore più alto di altre. Pertanto, certi tipi di pagine potrebbero aumentare il rimbalzo medio dell’ intero sito. Questo caso è particolarmente diffuso nelle landing page. Come riportato anche nell’ articolo sulle landing page, queste pagine web possono presentare una navigazione limitata. Infatti, al fine di aumentare la conversione di queste pagine, viene omesso il menù di navigazione. In questo modo l’ utente qualora non dovesse iscriversi alla tua pagina dovrà andarsene per forza.
Il sito mostra anteprime
Quando ti trovi su una pagina web di un sito, come per esempio una Homepage e desideri visitare un’ altra pagina web appartenente a quel medesimo sito ci sono diverse opzioni. Infatti, visitare un nuovo URL è soltanto una delle scelte disponibili. Alcuni siti ti permettono di visualizzare l’ anteprima di una pagina senza dover visitare un nuovo URL. Nell’ anteprima della pagina viene visualizzato il contenuto centrale di una determinata pagina. In questo modo è possibile consultare il contenuto di più pagine stando fissi su una singola pagina. Pertanto questa comodità limita la navigazione su più pagine del sito.
L’ utente trova subito quel che cerca
Per alcuni tipi di business, il traffico sul sito viene generato da persone che desiderano trovare solamente una cosa, ovvero i contatti. Questo è piuttosto specifico per siti di ristoranti, pizzerie d’ asporto o pub. L’ utente cerca solo i contatti e se sono ben visibili in ogni parte del sito molto probabilmente la navigazione durerà poco.
Ma allora cosa bisogna fare ? Bisogna rendere meno visibili i contatti e complicare la navigazione dell’ utente per prolungare la visita sul sito ? Certo che no ! Le modifiche al sito devono migliorarlo e non peggiorarlo ! In questo caso la frequenza di rimbalzo è un fattore positivo !
L’ utente cerca informazioni specifiche
Alcuni siti che potrebbero presentare questo “problema” sono i siti tecnici come le enciclopedie. Quando uno studente o un ricercatore desidera approfondire un determinato argomento approda ad una specifica pagina web. Dopo aver estrapolato le informazioni contenute nella pagina, la navigazione può terminare. Su certi tipi di siti gli utenti per natura approdano a specifiche pagine web senza avere la necessità di navigare su altre pagine.
Frequenza di rimbalzo e cause patologiche
In alcuni casi la frequenza di rimbalzo è da intendersi come vero segnale d’ allarme. In questo caso è necessario correre ai ripari. Infatti, se la causa è di tipo patologico, ciò può indicare che il sito è affetto da problemi che denotano una scarsissima qualità sia nei contenuti che nella struttura. Gli utenti che approdano al sito, trovano la navigazione estremamente frustrante e quindi decidono di abbandonare il sito al più presto senza fare ritorno mai più. Vediamo quindi quali sono queste cause.
Contenuti poco attinenti alla ricerca
Una delle cause più frequenti è che l’ utente approda ad una pagina web senza trovare informazioni attinenti alla ricerca effettuata. Quando ciò avviene la reazione naturale è quella di andarsene subito via. Prima di approdare ad una determinata pagina web, l’ utente ha ricevuto delle informazioni che gli hanno anticipato quello che avrebbe trovato visitando la tua pagina web.
Queste anteprime sono visualizzate sia se il traffico proviene dai motori di ricerca, sia se proviene dai social network. Infatti, nelle impostazioni di anteprima del sito ci sono alcune funzioni da usare per gestire l’ anteprima. Per il traffico proveniente dai motori di ricerca, uno strumento come Yoast SEO, ti permette di impostare alcuni elementi visualizzati nella SERP. Presta quindi attenzione alla corretta impostazione del Meta Title e della Meta Description. Per il traffico proveniente dai social imposta una corretta anteprima impostando un Titolo e una Descrizione attinente coadivandola con un immagine appropriata.
Navigazione poco intuitiva
Quando un utente fatica a trovare quel che cerca reagisce abbandonando il sito. Pertanto è opportuno ottimizzare la navigazione del sito rendendola semplice. Infatti, agendo sui menu di navigazione in alto (Header) o nel menu di navigazione in basso (Footer), potrai agevolare la navigazione dell’ utente. Inoltre, assicurati di utilizzare correttamente i TAG e le categorie per consentire all’ utente di individuare con facilità i contenuti di suo interesse. Ricordati che un sito intuitivo e ben organizzato piace molto ai motori di ricerca.
Tempi di caricamento troppo lunghi
I tempi di caricamento troppo lunghi sono una delle cause più comuni di frequenza di rimbalzo eccessiva. L’ importanza di avere un sito veloce è motivata da diversi aspetti tra cui anche la percentuale di rimbalzo del tuo sito. Più lunghi sono i tempi di caricamento e peggiori saranno tanti altri parametri. Infatti, quando l’ utente clicca su un link per approdare al tuo sito, se il sito non si carica velocemente la pazienza dell’ utente viene meno. Quindi tutte queste visite che finiscono ancor prima di cominciare gravano su questo parametro. Nell’ articolo in cui spiego come velocizzare WordPress parlo di diverse azioni da intraprendere per renderlo più veloce. Primo fra tutti la scelta di un Hosting performante come Siteground.
Pubblicità invasiva
Molti siti pubblicizzano spudoratamente. Questo reca disturbo all’ utente in cerca di informazioni. La presenza di banner e popup vari, può disturbare la navigazione dell’ utente che tende ad abbandonare in tempi rapidi il sito. Quindi presta molta attenzione perchè se il tuo intento è monetizzare tramite la pubblicità, inserirne troppa è controproducente !
Errori nel codice
La manutenzione del sito è fondamentale. Infatti, il sito può presentare degli errori ed è opportuno ripararli al più presto. I link obsoleti o i menu non funzionanti rendono la navigazione impossibile anche quando l’ utente desidera esplorare il tuo sito. Quindi presta molta attenzione perchè il tuo sito può avere collegamenti mancanti mentre tuo sei ignaro di tutto.
Come ridurre la frequenza di rimbalzo
Per ridurre la frequenza di rimbalzo è innanzittutto necessario capire se la causa di questo problema sia patologica oppure fisiologica. Qualora il problema è di tipo fisiologico si tratta solo di un falso allarme. Se invece il problema è patologico è importante agire subito andando a sistemare tutti quei fattori che incidono negativamente su questo valore. Per risolvere passo per passo questo problema ho scritto una guida dettagliata.
Conclusione
In questo articolo hai compreso cos’è la frequenza di rimbalzo e perchè è importante monitorarla. Infatti, grazie a Google Analytics puoi visualizzare a quanto ammonta questo valore e quindi reagire. Se prenderai con serietà quando riportato in questo articolo, certamente riuscirai a coinvolgere di più i tuoi utenti. Migliorare la navigabilità del tuo sito ti aiuterà anche nel posizionarlo meglio nei motori di ricerca.
Per qualsiasi chiarimento, come sempre lascio a te la parola.
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