Incursori Marina Allenamento: Come si Allenano gli Incursori della Marina?

da | 15 Mar 2025 | Arruolamento, Esercito Italiano, Lavori da fare

Gli incursori della Marina Militare italiana, membri del prestigioso GOI (Gruppo Operativo Incursori), sono tra i soldati d’élite più temuti e rispettati al mondo. Per entrare a far parte di questa unità speciale, non basta una semplice preparazione fisica, ma un impegno quotidiano che unisce resistenza, forza mentale, tecniche avanzate di combattimento e addestramento subacqueo.

Il percorso per diventare un incursore è lungo e impegnativo, e richiede una preparazione che va oltre il fisico, spingendo i candidati a testare i propri limiti in ogni aspetto. L’addestramento è pensato per creare soldati in grado di affrontare le missioni più pericolose, operando in condizioni estreme e con l’abilità di mantenere calma e lucidità anche sotto le pressioni più intense.

In questo articolo esploreremo in dettaglio come si allenano gli incursori della Marina, il programma di preparazione che li trasforma in membri d’élite, con un focus su resistenza fisica, addestramento subacqueo, tattiche operative e la gestione dello stress mentale. Se sei curioso di scoprire come si prepara un soldato per missioni ad alto rischio, continua a leggere!

1. Il Programma di Preparazione Fisica

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a) Resistenza fisica: corsa, nuoto e marce forzate

Una delle basi fondamentali dell’addestramento degli incursori del GOI è la resistenza fisica. L’obiettivo è migliorare la capacità di resistere a sforzi fisici prolungati e intensi. Per questo motivo, l’allenamento include:

  • Corsa: Gli incursori sono sottoposti a sessioni di corsa su terreni difficili, come sentieri sabbiosi, montuosi o fangosi, per migliorare la loro resistenza e capacità di correre a lungo senza fermarsi. Le corse possono anche includere sprint ad alta intensità per simulare l’esigenza di muoversi rapidamente durante le operazioni.
  • Nuoto: Il nuoto è una componente essenziale per gli incursori, che devono essere in grado di muoversi velocemente e in sicurezza in acqua, anche in condizioni difficili. L’allenamento subacqueo include anche l’uso di attrezzature specializzate, come rebreathers, per simulare le operazioni reali.
  • Marce forzate: Durante l’addestramento, gli incursori devono affrontare lunghe marce, spesso con equipaggiamento pesante. Queste marce servono per migliorare la resistenza muscolare e la capacità di mantenere un ritmo costante, anche in situazioni di affaticamento estremo.

Queste prove di resistenza fisica sono progettate per garantire che gli incursori possiedano la forza e la determinazione necessarie per affrontare qualsiasi tipo di missione, anche nelle condizioni più dure.

b) Forza muscolare e agilità: allenamenti intensivi

Gli incursori devono essere fisicamente forti e agili, pronti a eseguire movimenti rapidi e precisi in scenari di combattimento e missioni di recupero. Per raggiungere questo livello di preparazione, l’allenamento include:

  • Esercizi di forza: Gli incursori eseguono regolarmente esercizi di sollevamento pesi, trazioni, piegamenti e flessioni per sviluppare la forza muscolare. Questi esercizi permettono di aumentare la potenza fisica e la capacità di affrontare missioni che richiedono sforzi fisici estremi.
  • Agilità: L’allenamento di agilità comprende esercizi specifici che migliorano la velocità, la coordinazione e la capacità di muoversi rapidamente in ambienti difficili. Le simulazioni di operazioni di assalto e movimento in territori ostili sono essenziali per preparare gli incursori a muoversi con rapidità e precisione.
  • Allenamenti funzionali: Gli esercizi funzionali, come il sollevamento di carichi pesanti, il trasporto di attrezzature e il combattimento corpo a corpo, sono parte integrante del programma. Questi allenamenti servono per migliorare la resistenza muscolare in situazioni di fatica estrema, quando ogni movimento deve essere perfetto per garantire il successo della missione.

La combinazione di forza e agilità è cruciale per la preparazione fisica degli incursori, in quanto li rende capaci di affrontare qualsiasi tipo di terreno e di missione, sia terrestre che acquatica.

c) Esercizi di resistenza mentale e di gruppo

La preparazione degli incursori non riguarda solo la forza fisica, ma anche la capacità di resistere a situazioni di stress estremo. La resistenza mentale è essenziale per affrontare la fatica fisica e le difficoltà psicologiche. Gli esercizi di resistenza mentale e di gruppo includono:

  • Simulazioni di stress: Gli incursori sono sottoposti a esercizi che simulano situazioni di guerra, in cui devono lavorare in squadra sotto intenso stress fisico e psicologico. Questi esercizi li preparano a mantenere la calma, prendere decisioni rapide e agire sotto pressione.
  • Lavoro di squadra: La coesione di squadra è fondamentale durante l’addestramento. Gli incursori imparano a fidarsi dei propri compagni e a lavorare insieme per superare le difficoltà. La capacità di supportarsi a vicenda in situazioni di fatica estrema è essenziale per la riuscita delle missioni.
  • Gestione della fatica: Gli esercizi di resistenza mentale includono prove di affaticamento che mettono alla prova la resistenza psicologica. I candidati imparano a superare i momenti di stanchezza estrema e a mantenere la lucidità mentale per eseguire compiti operativi in condizioni difficili.

Questi allenamenti preparano gli incursori a gestire la fatica e a lavorare sotto pressione, due aspetti cruciali nelle operazioni speciali, dove il rischio di fallimento è sempre presente e la capacità di restare lucidi è fondamentale per il successo della missione.

2. L’Addestramento Subacqueo

a) Immersioni e manovre subacquee

L’addestramento subacqueo è una parte fondamentale della preparazione degli incursori del GOI, poiché molte delle missioni operative richiedono una perfetta padronanza delle tecniche subacquee. Gli incursori devono essere in grado di operare sott’acqua in modo sicuro ed efficiente, anche in condizioni di scarsa visibilità o in ambienti ostili.

Le principali tecniche di immersione e manovra includono:

  • Immersioni profonde: Gli incursori sono addestrati per eseguire immersioni profonde, in cui la gestione della respirazione e l’uso di attrezzature adeguate sono fondamentali. Queste immersioni simulano scenari in cui è necessario infiltrarsi in acque nemiche o per effettuare sabotaggi subacquei.
  • Movimento subacqueo rapido: Gli incursori imparano a muoversi rapidamente sotto l’acqua per raggiungere obiettivi strategici o per sfuggire da situazioni pericolose. Le manovre includono anche il trasporto di attrezzature o materiali durante le immersioni.
  • Immersioni notturne e in condizioni difficili: L’addestramento subacqueo include anche immersioni notturne o in acque torbide, dove la visibilità è minima e l’orientamento è una sfida. Questo aiuta gli incursori a sviluppare abilità di navigazione e resistenza mentale in condizioni di stress.

Queste tecniche sono essenziali per operazioni come l’infiltrazione da mare, il recupero di obiettivi o la distruzione di strutture nemiche attraverso il sabotaggio subacqueo.

b) Addestramento con attrezzature specializzate

Il GOI utilizza una vasta gamma di attrezzature specializzate per le operazioni subacquee. Gli incursori sono addestrati a utilizzare questi dispositivi in modo sicuro ed efficace per svolgere missioni in condizioni estreme, sia in mare aperto che in acque più contenute.

Le principali attrezzature utilizzate durante l’addestramento includono:

  • Rebreathers: Questi dispositivi consentono agli incursori di immergersi senza lasciare tracce visibili sulla superficie dell’acqua. L’addestramento con i rebreathers è fondamentale per operazioni furtive, dove la minimizzazione dei segnali termici o sonori è essenziale.
  • Attrezzature di supporto alla respirazione: Gli incursori sono addestrati nell’uso di respiratori a circuito chiuso e aperto per garantire che possano operare in profondità o in acque con scarsa disponibilità di ossigeno senza compromettere la loro sicurezza.
  • Giubbotti e tute subacquee: Le tute speciali proteggono gli incursori da temperature fredde e condizioni ambientali difficili, mentre i giubbotti di galleggiamento permettono loro di mantenere la neutralità in acqua durante le immersioni.

Il corretto utilizzo di queste attrezzature è fondamentale per garantire la sicurezza durante le immersioni e per completare le missioni in modo efficiente e furtivo.

c) Simulazioni di missioni subacquee

Per prepararsi a operazioni reali, gli incursori partecipano a simulazioni subacquee che replicano scenari di guerra, infiltrazione o salvataggio. Queste simulazioni sono progettate per mettere alla prova le capacità degli incursori di lavorare sotto pressione e in condizioni di estrema difficoltà.

Le simulazioni di missioni subacquee includono:

  • Infiltrazione subacquea: Gli incursori devono imparare a infiltrarsi sott’acqua senza essere rilevati, avvicinandosi a obiettivi sensibili o nemici senza compromettere la loro posizione. Le missioni possono includere sabotaggi subacquei di infrastrutture strategiche.
  • Recupero di ostaggi o obiettivi: Gli incursori partecipano a simulazioni in cui devono recuperare ostaggi o beni di valore, operando sotto il rischio di intercettazioni da parte di forze nemiche.
  • Sar (Search and Rescue): Un altro tipo di simulazione riguarda le operazioni di salvataggio, in cui gli incursori devono recuperare vittime o compagni in difficoltà, sia in mare che sott’acqua, utilizzando attrezzature subacquee e tecniche avanzate di recupero.

Queste simulazioni non solo perfezionano le abilità subacquee degli incursori, ma li preparano anche psicologicamente a operare in ambienti estremamente stressanti e pericolosi. Ogni missione simulata è progettata per migliorare l’efficienza, il lavoro di squadra e la capacità di prendere decisioni rapide durante le operazioni sul campo.

3. Tecniche di Combattimento e Tattiche Operative

a) Combattimento corpo a corpo e assalti rapidi

Il combattimento corpo a corpo è una delle competenze più cruciali per gli incursori della Marina, in quanto molte missioni richiedono un’abilità nell’affrontare avversari a distanza ravvicinata. Gli incursori sono addestrati a combattere senza armi in situazioni di combattimento estremo, dove la rapidità e la precisione sono essenziali.

Le principali tecniche di combattimento corpo a corpo includono:

  • Autodifesa e neutralizzazione: Gli incursori apprendono tecniche per disarmare o neutralizzare un avversario in modo rapido e sicuro. Queste tecniche sono essenziali in scenari di combattimento ravvicinato dove l’uso di armi potrebbe non essere pratico o possibile.
  • Assalti rapidi: L’addestramento agli assalti rapidi prepara gli incursori a invadere rapidamente un obiettivo, eliminando le minacce immediate e procedendo all’esecuzione della missione in modo furtivo e veloce.
  • Uso delle armi bianche: Gli incursori sono addestrati a usare armi bianche in situazioni di combattimento ravvicinato, come coltelli o altri strumenti, per il combattimento silenzioso e l’eliminazione discreta delle minacce.

Il combattimento corpo a corpo e gli assalti rapidi sono addestramenti vitali, poiché le missioni speciali spesso comportano azioni dirette contro obiettivi ben protetti dove le modalità stealth e le azioni rapide fanno la differenza tra il successo e il fallimento.

b) Guerriglia urbana e tecniche di infiltrazione

Le operazioni in ambienti urbani sono tra le più complesse e pericolose per un incursore. L’addestramento nella guerriglia urbana è fondamentale per operazioni di assalto in città, dove l’incertezza, il rischio di imboscate e la presenza di civili rendono ogni azione estremamente delicata. Gli incursori imparano a muoversi in spazi ristretti, usando la copertura disponibile e sfruttando la sorpresa.

Le principali tecniche di guerriglia urbana e infiltrazione includono:

  • Infiltrazione in edifici: Gli incursori sono addestrati ad entrare ed uscire da edifici, usando tecniche di scalata, penetrazione delle porte e movimento silenzioso all’interno delle strutture. L’obiettivo è neutralizzare le minacce nel minor tempo possibile senza compromettere la sicurezza dell’intera squadra.
  • Controllo e evacuazione di aree: Gli incursori imparano a prendere il controllo di un’area urbana e a garantirne la sicurezza, in particolare durante missioni di recupero ostaggi o eliminazione di obiettivi ad alto valore. L’evacuazione delle aree è altrettanto importante per limitare danni collaterali e civili.
  • Movimento silenzioso e sorpresa: L’infiltrazione in città richiede l’uso di camuffamenti, distrazioni e movimenti furtivi per evitare di essere individuati dalle forze nemiche. L’addestramento simula situazioni di “navigazione” attraverso edifici, strade e vicoli in condizioni di scarsa visibilità.

Le competenze acquisite nella guerriglia urbana sono essenziali per le operazioni di assalto a obiettivi in città, dove ogni mossa deve essere calcolata e rapida, per garantire il successo della missione e ridurre al minimo il rischio per le forze amiche e i civili.

c) Simulazioni di missioni di sabotaggio e recupero ostaggi

Le missioni di sabotaggio e recupero ostaggi sono tra le più pericolose e delicate che un incursore possa affrontare. L’addestramento per queste operazioni include simulazioni di azioni di distruzione di obiettivi nemici e il salvataggio di ostaggi in scenari complessi e ad alto rischio.

Le simulazioni di missioni includono:

  • Sabotaggio mirato: Gli incursori sono addestrati a sabotare infrastrutture nemiche, come ponti, centrali elettriche e altri obiettivi strategici. Le simulazioni includono il posizionamento di esplosivi, il disinnesco di dispositivi e il coordinamento di attacchi a più obiettivi simultaneamente.
  • Recupero ostaggi: Durante le simulazioni di recupero ostaggi, gli incursori imparano a valutare rapidamente la situazione, a entrare in un edificio in modo furtivo, neutralizzare le minacce e salvare gli ostaggi senza causare danni a persone innocenti. Ogni missione è pensata per simulare scenari di alta tensione, dove la tempistica e la precisione sono fondamentali.
  • Cooperazione internazionale: In alcune simulazioni, gli incursori lavorano in collaborazione con altre forze speciali alleate, per coordinare le operazioni di sabotaggio e recupero. Questo tipo di addestramento prepara gli incursori ad operare in scenari internazionali, dove il coordinamento con altre forze è essenziale.

Le simulazioni di sabotaggio e recupero ostaggi preparano gli incursori ad affrontare le missioni più rischiose, insegnando loro come agire rapidamente, con precisione e in completa sicurezza per i civili e per le forze amiche.

4. Gestione dello Stress e Resistenza Mentale

a) Preparazione psicologica alla fatica estrema

La preparazione psicologica è una componente cruciale dell’addestramento degli incursori. Durante il processo di selezione e addestramento, gli incursori devono essere in grado di affrontare periodi prolungati di stress fisico e mentale. L’obiettivo è sviluppare una resistenza mentale tale da permettere loro di operare con efficacia anche quando le condizioni fisiche e psicologiche sono estreme.

Elementi principali della preparazione psicologica:

  • Simulazioni di stress: Gli incursori partecipano a esercizi che simulano scenari di guerra, in cui devono affrontare fatica fisica e psicologica. Questi test aiutano a migliorare la loro capacità di prendere decisioni rapide e lucide anche in situazioni estreme.
  • Superamento dei limiti fisici: Gli esercizi di allenamento sono progettati per spingere i candidati oltre i loro limiti, aiutandoli a sviluppare la forza mentale necessaria per affrontare la fatica estrema. L’obiettivo è far sì che gli incursori non vengano sopraffatti dalla stanchezza, ma che imparino a perseverare anche quando il corpo e la mente sono al limite.
  • Tecniche di rilassamento mentale: Per gestire la pressione, gli incursori sono addestrati anche a usare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la meditazione, per ridurre l’ansia e mantenere la lucidità anche nelle situazioni più difficili.

Questa preparazione mentale è fondamentale, in quanto consente agli incursori di mantenere il controllo nelle missioni più critiche e di superare la fatica fisica senza compromettere la loro capacità di operare.

b) L’importanza della coesione di squadra nelle missioni

Nel contesto delle operazioni speciali, la coesione di squadra è fondamentale. L’addestramento degli incursori enfatizza l’importanza del lavoro di squadra, poiché ogni missione dipende dalla capacità di ciascun membro della squadra di affidarsi agli altri e di lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo comune. La fiducia reciproca è essenziale, poiché durante le missioni il successo dipende dalla capacità di agire come un’unità coesa e di supportarsi a vicenda.

Elementi principali della coesione di squadra:

  • Comunicazione efficace: Durante l’addestramento, gli incursori sono addestrati a comunicare chiaramente e velocemente in situazioni ad alta pressione, dove il tempo e la precisione sono essenziali. La comunicazione chiara aiuta a coordinare le operazioni e a evitare errori costosi.
  • Supporto reciproco: Gli incursori imparano a supportarsi a vicenda fisicamente e psicologicamente. In scenari di estremo stress, il supporto di un compagno può fare la differenza tra il successo e il fallimento della missione.
  • Leadership e responsabilità: Ogni membro della squadra è addestrato a prendere iniziative quando necessario, ma anche a rispettare la leadership in situazioni critiche. Il rispetto delle gerarchie e la comprensione del proprio ruolo all’interno della squadra sono vitali per il successo delle missioni.

La coesione di squadra è quindi una parte fondamentale dell’addestramento mentale, poiché prepara gli incursori a lavorare insieme come una macchina ben oliata, dove ogni parte è essenziale per il funzionamento complessivo della missione.

c) Addestramento alla gestione del sonno e dell’alimentazione

La gestione del sonno e dell’alimentazione è cruciale per mantenere alte le prestazioni fisiche e mentali durante l’addestramento e le operazioni sul campo. Gli incursori devono essere in grado di funzionare in condizioni di privazione del sonno e con risorse alimentari limitate, senza compromettere la loro capacità operativa.

Strategie di gestione del sonno e dell’alimentazione:

  • Gestione del sonno: Gli incursori imparano a gestire il sonno in modo strategico, imparando a riprendersi rapidamente anche dopo brevi periodi di riposo. Durante le missioni, il sonno può essere limitato, quindi l’abilità di riprendersi durante i momenti di riposo è fondamentale per evitare il calo delle prestazioni.
  • Alimentazione e idratazione: La nutrizione è una parte importante della preparazione fisica. Gli incursori sono addestrati a seguire regimi alimentari che forniscono l’energia necessaria per affrontare le sfide fisiche e mentali. L’alimentazione deve essere bilanciata, per garantire resistenza, forza e concentrazione durante le missioni.
  • Resistenza alla fatica: L’addestramento include esercizi che simulano situazioni di stanchezza estrema, dove gli incursori devono imparare a operare senza sonno adeguato e con alimentazione limitata, allenandosi per mantenere alte le loro capacità in queste condizioni.

La gestione del sonno e dell’alimentazione consente agli incursori di restare operativi in condizioni di fatica e stress prolungati, senza compromettere la loro capacità di eseguire missioni complesse e pericolose.

5. Conclusione: L’allenamento come chiave per il successo

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Il percorso per diventare un incursore del GOI è un cammino che mette alla prova non solo il corpo, ma anche la mente. La preparazione fisica, l’addestramento subacqueo, le tecniche di combattimento e le simulazioni operative sono fondamentali, ma è la resistenza mentale che fa la differenza in situazioni di estrema fatica e stress. Gli incursori non solo devono affrontare prove fisiche devastanti, ma anche gestire lo stress psicologico e lavorare sotto pressione, dove ogni decisione conta.

Il rafforzamento della coesione di squadra e l’importanza di lavorare in sincronia sono aspetti essenziali che permettono agli incursori di portare a termine missioni difficili e pericolose. Inoltre, la preparazione alla gestione del sonno e dell’alimentazione è cruciale per assicurarsi che ogni membro della squadra sia pronto a operare in qualsiasi condizione, anche con risorse limitate.

Il sacrificio, la disciplina e la determinazione sono i pilastri su cui si basa l’addestramento degli incursori. Ogni missione che affrontano, ogni difficoltà che superano, li rende pronti per le sfide più pericolose e cruciali. Gli incursori del GOI sono esempi di resilienza, competenza e coraggio, e il loro addestramento non è solo una preparazione fisica, ma un continuo processo di crescita mentale e emotiva.

Essere parte del GOI significa abbracciare una vita di dedizione e sacrificio, con l’obiettivo di servire il proprio paese nelle condizioni più difficili. Solo attraverso la preparazione continua e la costante sfida dei propri limiti, un incursore può rispondere con successo alle missioni più critiche e pericolose.

Foto Luca Catanoso

Luca Catanoso

Blogger e scrittore, autore di numerosi libri pubblicati su Amazon. Racconto storie emozionanti di animali, approfondisco tematiche di storia militare, sviluppo personale e molto altro ancora. La mia missione è ispirare, informare e coinvolgere attraverso la scrittura.

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