Incursori Marina Brevetto: Come Ottenere il Brevetto da Incursore?

da | 13 Mar 2025 | Arruolarsi nell'Esercito, Lavori da fare

Diventare un Incursore della Marina Militare è uno dei traguardi più prestigiosi che un militare possa raggiungere. Questo titolo è riservato a pochi, a coloro che riescono a superare un durissimo percorso di selezione e addestramento, ottenendo così il brevetto da incursore. Si tratta di un riconoscimento che va ben oltre una semplice qualifica: è la conferma di un’abilità straordinaria, di una resistenza fisica e mentale fuori dal comune e di una dedizione assoluta alla patria.

Gli incursori della Marina appartengono al COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare), un’unità d’élite incaricata di operazioni speciali che spaziano dall’antiterrorismo alla guerra non convenzionale, fino alle missioni di intelligence e sabotaggio. Per ottenere il brevetto, i candidati devono dimostrare di avere non solo le capacità fisiche necessarie, ma anche un’incredibile forza di volontà e adattabilità alle situazioni più estreme.

Ma quali sono le fasi del percorso per ottenere il brevetto da Incursore della Marina? Quali prove bisogna superare e quali requisiti sono necessari per intraprendere questa carriera? In questo articolo esploreremo in dettaglio il percorso per diventare incursore, analizzando il duro addestramento, i requisiti richiesti e le opportunità che si aprono una volta ottenuto il brevetto.

1. Introduzione: Cosa Significa Essere un Incursore della Marina?

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a) Il ruolo degli Incursori della Marina Militare

Gli Incursori della Marina Militare rappresentano l’élite delle Forze Armate italiane, specializzati in missioni ad altissimo rischio che richiedono abilità fuori dal comune. Sono operatori delle Forze Speciali, addestrati per svolgere operazioni di sabotaggio, ricognizione avanzata, antiterrorismo e attacchi mirati contro obiettivi sensibili, sia in mare che sulla terraferma.

Il loro addestramento li prepara a operare in qualsiasi ambiente, che sia sotto la superficie dell’acqua, in zone costiere o in scenari urbani e montani. Grazie alla loro preparazione, gli incursori possono intervenire in missioni segrete e ad alto impatto strategico, spesso al fianco di reparti internazionali d’élite come i Navy SEALs e il SAS.

Essere un incursore significa avere una preparazione fisica e mentale straordinaria, oltre a una capacità di adattamento unica. Questi militari sono chiamati a prendere decisioni rapide in situazioni estreme, spesso operando in autonomia o in piccoli team altamente specializzati.

b) Il prestigio del brevetto da incursore

Ottenere il brevetto da Incursore della Marina è un riconoscimento di eccellenza che solo pochi riescono a raggiungere. Il percorso di selezione è estremamente rigoroso e solo una minima percentuale dei candidati riesce a completare il duro addestramento necessario per guadagnarsi il distintivo di incursore.

Questo brevetto non è solo una certificazione militare, ma un vero e proprio simbolo di dedizione, sacrificio e capacità straordinarie. Chi lo ottiene entra a far parte di un gruppo ristretto di uomini altamente qualificati, rispettati sia a livello nazionale che internazionale.

Essere un incursore significa far parte di una tradizione che affonda le sue radici nella storia della Marina Militare Italiana, con un’eredità che risale alla Seconda Guerra Mondiale. Il loro operato è spesso avvolto nel segreto, ma le loro imprese sono riconosciute come fondamentali per la sicurezza e la difesa del Paese.

c) Chi può aspirare a diventare un incursore?

Non tutti possono diventare incursori. Oltre a una preparazione fisica eccellente, è necessario avere una determinazione incrollabile e una forte capacità di resistenza allo stress. Il percorso di selezione è così duro che la maggior parte dei candidati abbandona nelle prime fasi.

I requisiti di base per accedere al percorso comprendono:

  • Essere un militare della Marina Militare italiana o entrare tramite il concorso VFP1/VFP4.
  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni (in base ai regolamenti aggiornati).
  • Possedere eccellenti capacità natatorie e una predisposizione alle attività subacquee.
  • Superare test fisici e psicoattitudinali estremamente selettivi.
  • Dimostrare una resistenza mentale fuori dal comune per affrontare il duro addestramento.

Chiunque soddisfi questi requisiti può aspirare a entrare nel COMSUBIN e tentare di ottenere il brevetto da incursore, ma solo i migliori riusciranno a completare il percorso e a far parte di questa prestigiosa unità.

2. Il Percorso per Ottenere il Brevetto

a) La fase di selezione: prove fisiche e psicoattitudinali

Il percorso per ottenere il brevetto da Incursore della Marina inizia con una fase di selezione estremamente rigorosa, mirata a identificare i candidati più idonei sia dal punto di vista fisico che psicologico. Le selezioni avvengono presso il COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori) e comprendono test progressivi che eliminano rapidamente i candidati non all’altezza.

Le prove fisiche prevedono esercizi estremamente impegnativi che valutano la resistenza, la forza, la velocità e le capacità acquatiche. Tra le prove più significative troviamo:

  • Nuoto in mare aperto per lunghe distanze, con e senza equipaggiamento.
  • Corsa a tempo su distanze variabili (8-12 km).
  • Flessioni, trazioni e piegamenti su braccia in numero elevato.
  • Prove di apnea e resistenza in acqua.
  • Percorsi a ostacoli e marce forzate con zaini pesanti.

Oltre alla parte fisica, i candidati devono superare rigidi test psicoattitudinali volti a valutare la capacità di lavorare sotto stress, la gestione della paura e la predisposizione al lavoro di squadra. Il fattore psicologico è fondamentale: gli incursori devono essere in grado di affrontare situazioni di estrema pressione senza perdere lucidità.

b) L’iter formativo e le fasi dell’addestramento

Superata la selezione iniziale, i candidati affrontano un addestramento durissimo, suddiviso in più fasi, che dura diversi mesi. Durante questo periodo, gli allievi vengono sottoposti a prove di crescente difficoltà, mirate a sviluppare competenze essenziali per il combattimento e la sopravvivenza.

Le principali fasi dell’addestramento degli Incursori includono:

  • Addestramento basico: tecniche di combattimento corpo a corpo, uso di armi individuali, sopravvivenza in ambienti ostili.
  • Formazione anfibia: operazioni in acqua, immersioni subacquee, tecniche di sbarco e infiltrazione via mare.
  • Addestramento al sabotaggio: demolizioni, uso di esplosivi, attacchi mirati a infrastrutture strategiche.
  • Ricognizione avanzata: raccolta di informazioni in territorio ostile, mimetizzazione e operazioni segrete.
  • Resistenza estrema: prove di sopravvivenza in scenari estremi, isolamento forzato e tecniche di evasione.

Ogni fase è progettata per mettere alla prova le capacità di adattamento e la resistenza dei candidati. Solo coloro che dimostrano di poter affrontare con successo ogni aspetto dell’addestramento potranno avanzare fino alla fase finale.

c) L’importanza della resistenza mentale e fisica

Uno degli aspetti fondamentali per ottenere il brevetto da incursore è la resistenza mentale e fisica. Molti candidati fisicamente preparati falliscono a causa dell’enorme stress psicologico imposto durante l’addestramento. Gli incursori devono essere in grado di operare in condizioni estreme, con sonno e cibo limitati, affrontando situazioni di pericolo costante.

La capacità di gestire la fatica, il dolore e lo stress emotivo è ciò che distingue un vero incursore da un candidato che non riesce a completare il percorso. Il COMSUBIN insegna a mantenere il controllo in qualsiasi situazione, sviluppando una mentalità da combattente che permette di affrontare missioni impossibili.

Alla fine dell’addestramento, solo una piccolissima percentuale dei candidati riesce a ottenere il brevetto e a entrare a far parte delle Forze Speciali della Marina Militare. È un traguardo che rappresenta l’eccellenza assoluta nel mondo militare, riservato solo ai più determinati e capaci.

3. Requisiti Necessari per Accedere al Percorso

a) Età, requisiti fisici e livello di preparazione richiesto

Diventare un Incursore della Marina Militare è un percorso estremamente selettivo che richiede non solo una straordinaria preparazione fisica, ma anche una forte determinazione mentale. Prima di accedere all’iter di selezione, è necessario soddisfare specifici requisiti anagrafici e fisici, fondamentali per affrontare il duro addestramento.

I principali requisiti di accesso includono:

  • Età: generalmente compresa tra i 18 e i 30 anni, anche se il limite può variare in base alle normative vigenti.
  • Altezza: in genere non inferiore a 1,65 m per gli uomini e 1,60 m per le donne, con variazioni a seconda del bando.
  • Condizioni fisiche: assenza di patologie o limitazioni che possano compromettere le capacità operative.
  • Capacità natatorie: abilità avanzate nel nuoto, immersione in apnea e resistenza in ambiente acquatico.
  • Livello di preparazione fisica: eccellente forza, resistenza e agilità, fondamentali per superare le prove fisiche iniziali.

La preparazione fisica deve essere impeccabile. Gli aspiranti incursori devono affrontare un programma di allenamento intensivo con corsa, nuoto, esercizi a corpo libero e sessioni di resistenza per prepararsi al meglio alla fase di selezione.

b) Test medici e attitudinali: cosa aspettarsi

Oltre ai requisiti fisici, i candidati devono superare rigorosi test medici e psicoattitudinali, essenziali per valutare l’idoneità a operazioni estreme.

I test medici includono:

  • Visita generale: valutazione delle condizioni di salute generali.
  • Esami cardiologici: ECG sotto sforzo e test da sforzo.
  • Test della vista e dell’udito: nessuna compromissione sensoriale che possa influire sulle missioni.
  • Controllo dell’apparato respiratorio: fondamentale per affrontare immersioni prolungate e operazioni subacquee.

I test attitudinali, invece, servono a verificare la resistenza psicologica e il comportamento sotto stress. Alcuni esempi di valutazioni includono:

  • Capacità di concentrazione e velocità decisionale.
  • Gestione dello stress in situazioni critiche.
  • Attitudine al lavoro di squadra e capacità di leadership.
  • Resistenza alla privazione del sonno e alla fatica.

Questi test sono pensati per garantire che solo i candidati più idonei possano affrontare il percorso per diventare Incursori della Marina.

c) L’addestramento iniziale prima della qualifica

Una volta superata la fase di selezione, i candidati affrontano un addestramento iniziale intensivo, mirato a prepararli alle difficoltà del percorso formativo avanzato.

Le principali fasi dell’addestramento iniziale includono:

  • Resistenza fisica: corsa, nuoto, prove in apnea e addestramento a corpo libero.
  • Training subacqueo: immersioni con e senza equipaggiamento, utilizzo di respiratori a circuito chiuso.
  • Allenamento mentale: prove di sopravvivenza, gestione dello stress e simulazioni di missioni reali.
  • Combattimento e tecniche di sopravvivenza: difesa personale, uso delle armi e tecniche di infiltrazione.

Questa fase è fondamentale per preparare i candidati alla parte più dura del percorso: l’addestramento operativo avanzato, che solo una piccola percentuale di aspiranti riesce a completare con successo.

Il brevetto da incursore non è solo una certificazione, ma la prova di un percorso di estrema dedizione e sacrificio. Chi lo ottiene entra a far parte di un’élite di militari d’élite, pronti a operare nelle missioni più pericolose ed esclusive della Marina Militare Italiana.

4. Addestramento degli Incursori: Prove e Specializzazioni

a) La dura fase di addestramento basico

L’addestramento basico degli Incursori della Marina è una delle fasi più dure e selettive del percorso. Questa fase ha l’obiettivo di portare i candidati ai limiti delle proprie capacità fisiche e mentali, sviluppando resistenza, adattabilità e prontezza operativa in scenari estremi.

Gli aspiranti incursori vengono sottoposti a un intenso programma di formazione, che include:

  • Resistenza fisica estrema: lunghe marce con equipaggiamento pesante, corsa su terreni accidentati e allenamenti ad alta intensità.
  • Nuoto operativo: immersioni in acque fredde, nuoto con equipaggiamento completo e prove in apnea prolungata.
  • Addestramento alla sopravvivenza: tecniche di sopravvivenza in ambienti ostili, gestione della fame e della privazione del sonno.
  • Uso delle armi: familiarizzazione con armi da fuoco, tecniche di tiro avanzate e addestramento al combattimento corpo a corpo.
  • Gestione dello stress: simulazioni di missioni ad alto rischio con scenari realistici per testare la capacità di prendere decisioni rapide.

Durante questa fase, i candidati vengono costantemente messi alla prova con esercizi estremi. La selezione è spietata: molti abbandonano per l’elevata difficoltà fisica e psicologica.

b) Formazione avanzata e specializzazioni degli Incursori

Superata la fase basica, gli aspiranti incursori accedono all’addestramento avanzato, dove affinano le competenze necessarie per operare in missioni speciali. Durante questo periodo, ricevono una formazione intensiva in diverse discipline operative.

Le principali specializzazioni degli Incursori della Marina includono:

  • Operazioni subacquee: tecniche di infiltrazione marina, utilizzo di respiratori a circuito chiuso e demolizioni subacquee.
  • Combattimento urbano: incursioni in ambienti ristretti, tecniche di bonifica di edifici e operazioni antiterrorismo.
  • Sabotaggio e demolizioni: uso di esplosivi per distruggere obiettivi strategici, neutralizzazione di minacce in zone di conflitto.
  • Ricognizione e intelligence: raccolta di informazioni dietro le linee nemiche, tecniche di mimetizzazione e sorveglianza avanzata.
  • Paracadutismo operativo: lanci da alta quota con equipaggiamento speciale, tecniche di atterraggio e infiltrazione.

Gli incursori vengono addestrati a operare in qualsiasi ambiente, dal mare alle montagne, dai deserti alle giungle. Ogni specializzazione è fondamentale per garantire la massima efficacia nelle missioni reali.

c) Le prove finali per ottenere il brevetto

La fase conclusiva dell’addestramento prevede una serie di prove finali che mettono alla prova tutto ciò che gli incursori hanno appreso. Solo chi dimostra di avere le capacità richieste ottiene il brevetto da incursore.

Le prove finali includono:

  • Missioni simulate: operazioni reali con obiettivi complessi da completare senza supporto esterno.
  • Test di resistenza estrema: marce forzate di oltre 100 km con equipaggiamento pesante.
  • Infiltrazioni subacquee: missioni in mare aperto con lunghe distanze da percorrere in immersione.
  • Superamento della settimana infernale: una prova estrema che testa la resistenza fisica e mentale attraverso privazione del sonno, esercizi continui e simulazioni di cattura.

Chi supera con successo queste prove entra ufficialmente nel gruppo degli Incursori della Marina, guadagnandosi il prestigioso brevetto e diventando parte delle Forze Speciali Italiane.

5. Quali Vantaggi e Opportunità Offre il Brevetto?

a) Sbocchi operativi e specializzazioni

Ottenere il brevetto da Incursore della Marina apre le porte a una carriera di alto livello all’interno delle Forze Speciali Italiane. Gli incursori, una volta qualificati, possono essere assegnati a diverse unità operative, ciascuna con un ruolo specifico.

Le principali specializzazioni operative disponibili per gli Incursori brevettati includono:

  • Operazioni marittime e subacquee: interventi in acque profonde, infiltrazioni navali, sabotaggi sottomarini.
  • Missioni terrestri di combattimento: operazioni speciali in ambiente urbano e rurale, attacchi mirati a obiettivi strategici.
  • Intelligence e ricognizione: raccolta di informazioni sensibili, infiltrazioni discrete, analisi strategica del territorio.
  • Paracadutismo tattico: lanci da alta quota per operazioni di assalto o infiltrazione dietro le linee nemiche.
  • Supporto alle forze alleate: cooperazione con altre unità speciali nazionali e internazionali in missioni congiunte.

Ogni incursore, in base alle proprie attitudini e necessità operative, può seguire un percorso di specializzazione avanzata per affinare ulteriormente le proprie competenze e diventare un punto di riferimento in determinati ambiti.

b) Possibilità di avanzamento di carriera

Il brevetto da incursore non è solo un traguardo prestigioso, ma anche un punto di partenza per una carriera ricca di opportunità. Gli incursori possono infatti accedere a diversi percorsi di avanzamento, tra cui:

  • Ruoli di comando: possibilità di diventare caposquadra, comandante di unità operative o istruttore per nuove reclute.
  • Missioni internazionali: assegnazione a operazioni speciali con forze NATO e altri reparti d’élite globali.
  • Formazione e addestramento: possibilità di diventare istruttori presso il COMSUBIN, trasmettendo competenze alle nuove generazioni di incursori.
  • Selezione per reparti ancora più esclusivi: alcune unità speciali richiedono una lunga esperienza operativa e il brevetto di incursore per poter accedere a ruoli ancora più selettivi.

Il percorso di crescita per un incursore è quindi altamente meritocratico e consente di raggiungere posizioni di rilievo all’interno della Marina Militare e delle Forze Speciali.

c) L’importanza del brevetto nel mondo militare

Il brevetto da Incursore è uno dei riconoscimenti più prestigiosi all’interno delle Forze Armate Italiane. Questo titolo rappresenta una certificazione di eccellenza che apre numerose opportunità anche al di fuori del mondo militare.

Alcuni dei principali vantaggi includono:

  • Prestigio e riconoscimento: il brevetto è sinonimo di elite militare e viene riconosciuto in tutto il mondo.
  • Accesso a ruoli di sicurezza privata: molti ex incursori trovano impiego in aziende di sicurezza internazionale e operazioni di protezione VIP.
  • Carriera post-militare: possibilità di lavorare come consulenti in ambito difensivo, addestratori o esperti di sicurezza.
  • Preparazione fisica e mentale di alto livello: le competenze acquisite durante la formazione restano utili in qualsiasi settore della vita.

In sintesi, il brevetto da incursore della Marina non è solo un traguardo, ma un passaporto per una carriera straordinaria, con infinite possibilità di crescita e successo.

6. Conclusione: Diventare Incursore è una Scelta di Vita

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a) Il sacrificio dietro il brevetto

Ottenere il brevetto da Incursore della Marina non è solo una dimostrazione di eccellenza fisica e mentale, ma anche un percorso costellato di sacrifici. I candidati devono affrontare mesi di addestramento estenuante, prove di resistenza fisica e mentale al limite delle capacità umane, oltre a una selezione durissima in cui solo i migliori riescono ad arrivare alla fine.

Il sacrificio non si esaurisce con il conseguimento del brevetto: la carriera di un Incursore è caratterizzata da continui allenamenti, missioni rischiose e lunghi periodi lontano dalla famiglia. Questa realtà richiede una dedizione totale e la capacità di anteporre il dovere alla vita privata.

Essere un incursore significa accettare una vita fatta di sfide, imprevisti e momenti di estrema difficoltà. Tuttavia, per chi riesce a superare questo percorso, la ricompensa è inestimabile: il senso di appartenenza a un’élite militare, il riconoscimento internazionale e la possibilità di fare la differenza in operazioni ad alto rischio.

b) Essere incursore: più di un semplice titolo

Essere un Incursore della Marina non è solo un titolo o un brevetto, ma una vera e propria vocazione. Non si tratta di un lavoro qualunque, ma di una missione che richiede coraggio, determinazione e spirito di sacrificio.

Gli incursori non sono solo soldati altamente addestrati: sono professionisti della sicurezza, esperti di combattimento, uomini e donne con una disciplina ferrea e una volontà incrollabile. L’addestramento, le missioni e le responsabilità che derivano da questo ruolo li trasformano in un punto di riferimento per l’intero settore della difesa.

Il brevetto da incursore rappresenta il culmine di un lungo percorso che solo pochi riescono a completare. Chi lo ottiene entra a far parte di una fratellanza esclusiva, dove il valore dell’onore, del sacrificio e della dedizione alla patria supera qualsiasi altra cosa.

Diventare un Incursore significa vivere ogni giorno con la consapevolezza di essere sempre pronto a intervenire, in qualsiasi scenario e condizione, per proteggere la sicurezza nazionale e portare a termine missioni cruciali.

È una scelta di vita che solo i più forti possono compiere.

Luca Catanoso
Luca Catanoso

Blogger Vegano

Luca si avvicina al mondo del business online nel 2016 facendo Network Marketing. Per sua sfortuna entra a far parte di un’azienda piramidale subendo inevitabilmente dei gravi danni morali e patrimoniali.

Dopodichè cerca di rimediare al danno cambiando azienda. Anche se la nuova azienda con cui  collabora è seria le cose non migliorano di molto. Capisce quindi che per risolvere il problema bisogna cambiare business.

Nel 2018 sceglie di diventare un blogger professionista. Dopo soli tre anni di attività riesce a raggiungere la libertà finanziaria portando al successo il suo blog Soldionline.BIZ.

La sua storia è partita molto male ma alla fine si è conclusa con un bellissimo lieto fine. Col suo corso per diventare blogger sta aiutando numerose persone a riscattarsi da questa tristissima illusione di guadagno.

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