Gli incursori della Marina Militare rappresentano una delle unità d’élite più selettive e altamente addestrate delle Forze Armate italiane. Appartenenti al prestigioso COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori), questi operatori speciali sono esperti in operazioni di guerra non convenzionale, missioni di sabotaggio, antiterrorismo e infiltrazione marittima e terrestre.
Ma quali sono i requisiti per diventare incursore della Marina Militare? Il processo di selezione è estremamente rigoroso e prevede standard elevatissimi in termini di preparazione fisica, resistenza mentale e attitudine operativa. Solo una piccola percentuale dei candidati riesce a superare tutte le fasi e ottenere il prestigioso brevetto da incursore.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i criteri di accesso, le prove fisiche richieste, gli esami psicologici e le fasi dell’addestramento che ogni aspirante incursore deve affrontare per entrare a far parte di questa élite militare. Se il tuo sogno è diventare un incursore della Marina, scopri tutto ciò che serve per intraprendere questo percorso.
1. Chi sono gli incursori della Marina Militare?
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📖 Acquista su Amazona) Il ruolo degli incursori
Gli incursori della Marina Militare sono operatori delle forze speciali appartenenti al **COMSUBIN** (Comando Subacquei e Incursori), il reparto d’élite della Marina Italiana. La loro missione principale è condurre **operazioni speciali** in ambiente marittimo, terrestre e aereo, spesso in contesti ad alto rischio e in condizioni estreme.
Il loro addestramento avanzato li rende capaci di svolgere una vasta gamma di operazioni, tra cui:
- Infiltrazione e sabotaggio: distruzione di obiettivi nemici strategici come navi, porti o infrastrutture militari.
- Operazioni di intelligence e ricognizione: raccolta di informazioni cruciali in territori ostili.
- Antiterrorismo e liberazione ostaggi: interventi speciali per la neutralizzazione di minacce terroristiche e il salvataggio di ostaggi.
- Supporto alle operazioni della Marina: protezione di navi militari, scorte e sicurezza delle basi operative.
- Guerra non convenzionale: supporto a forze alleate in operazioni clandestine e missioni di addestramento per unità straniere.
Gli incursori devono essere in grado di operare in qualsiasi scenario, dal **combattimento subacqueo** all’**assalto in territorio nemico**, fino alle missioni in alta quota. Il loro livello di preparazione fisica e mentale è tra i più elevati delle forze armate italiane, con una selezione così severa che solo una minima percentuale dei candidati riesce a ottenere il **brevetto da incursore**.
b) L’importanza del COMSUBIN
Il **COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare)** è l’unità d’élite della Marina Italiana, responsabile della formazione e dell’impiego operativo degli incursori. Nato ufficialmente nel 1952, il COMSUBIN ha radici storiche che risalgono alla **Decima Flottiglia MAS** della Seconda Guerra Mondiale, pioniera delle tecniche di guerra subacquea.
Il reparto si divide in due principali sezioni operative:
- Gruppo Operativo Incursori (GOI): il nucleo degli incursori, specializzato in missioni ad alto rischio, infiltrazione e sabotaggio.
- Gruppo Operativo Subacquei (GOS): unità dedicata alla bonifica di ordigni esplosivi subacquei e operazioni di soccorso avanzate.
Il COMSUBIN è riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di operare in scenari complessi, spesso collaborando con le forze speciali di altri Paesi come i Navy SEALs americani o il SAS britannico. Gli incursori italiani sono addestrati per agire con la massima discrezione e letalità, portando a termine operazioni che richiedono **precisione, velocità e un alto livello di coordinazione**.
Essere parte del COMSUBIN significa appartenere a una delle unità più selettive delle forze armate italiane, dove solo i migliori riescono a superare la durissima selezione e a entrare a far parte di questa élite militare.
2. Requisiti per diventare incursore della Marina Militare
a) Età e cittadinanza
Per poter accedere al percorso di formazione degli incursori della Marina Militare, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali relativi a **età e cittadinanza**. Questi requisiti sono stabiliti dalla Marina Militare e servono a garantire che i candidati abbiano il profilo idoneo per affrontare il duro addestramento richiesto.
I principali requisiti in questa categoria sono:
- Cittadinanza italiana: il candidato deve essere cittadino italiano e non deve aver subito condanne penali incompatibili con il servizio militare.
- Età compresa tra 18 e 25 anni: per partecipare al concorso da **Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno (VFP1)**, che rappresenta il primo passo per accedere al COMSUBIN.
- Disponibilità alla mobilità: il servizio da incursore prevede continui spostamenti, missioni all’estero e addestramenti in diverse basi operative.
In alcuni casi, l’età massima può essere estesa per i militari già in servizio che vogliono accedere al percorso da incursore attraverso selezioni interne.
b) Condizioni fisiche e psicologiche
Essere un incursore significa operare in situazioni di **elevato stress fisico e mentale**. Per questo motivo, la selezione prevede rigidi criteri di idoneità che comprendono test medici, prove fisiche e valutazioni psicologiche.
I principali requisiti fisici includono:
- Ottima forma fisica: il candidato deve possedere elevata resistenza cardiovascolare, forza muscolare e agilità.
- Vista e udito perfetti: non sono ammessi difetti visivi significativi o problemi uditivi.
- Assenza di patologie incompatibili: malattie croniche, problemi articolari o cardiaci possono escludere il candidato dalla selezione.
Per quanto riguarda le prove fisiche, i candidati devono superare test estremamente impegnativi, tra cui:
- Corsa di 3 km in meno di 12 minuti.
- Minimo 10 trazioni alla sbarra.
- Minimo 40 piegamenti sulle braccia in un minuto.
- Nuoto subacqueo per almeno 25 metri.
- Prova di apnea statica per almeno 60 secondi.
Oltre alla preparazione fisica, gli incursori devono avere una **forte stabilità psicologica**. Le valutazioni psicologiche includono test per verificare la capacità di gestire lo stress, lavorare in team e mantenere la concentrazione in situazioni di pericolo.
c) Formazione e titolo di studio
Per accedere al percorso da incursore della Marina Militare, è necessario possedere un **diploma di scuola superiore**, requisito minimo per l’arruolamento come **VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno)**.
Il percorso formativo prevede diversi passaggi:
- Arruolamento come VFP1: il primo passo per accedere alla Marina Militare e candidarsi alla selezione del COMSUBIN.
- Selezione interna per il COMSUBIN: solo i migliori VFP1 possono accedere al corso di formazione per incursori.
- Corso di formazione basica: i candidati affrontano un addestramento iniziale per testare resistenza fisica, psicologica e capacità operative.
- Specializzazione: una volta superato il corso base, l’aspirante incursore inizia la formazione avanzata, che include tecniche di combattimento, immersioni operative, paracadutismo e addestramento alla guerriglia.
Il processo di selezione e formazione è estremamente selettivo: solo una piccola percentuale dei candidati riesce a ottenere il prestigioso brevetto da incursore e ad entrare ufficialmente nel **Gruppo Operativo Incursori (GOI)** del COMSUBIN.
3. Test di selezione
a) Prove fisiche richieste
Il test fisico per diventare incursore della Marina Militare è tra i più duri delle forze armate italiane. I candidati devono dimostrare un’elevata **resistenza cardiovascolare, forza muscolare e capacità natatorie**, oltre a un’eccellente coordinazione motoria e velocità di reazione.
Di seguito, i principali requisiti fisici richiesti:
- Corsa di 3 km in meno di 12 minuti.
- Minimo 10 trazioni alla sbarra senza pause.
- Minimo 40 piegamenti sulle braccia in un minuto.
- Minimo 50 addominali in un minuto.
- Nuoto a stile libero per 100 metri in meno di 2 minuti e 20 secondi.
- Nuoto subacqueo per almeno 25 metri senza riemergere.
- Prova di apnea statica di almeno 60 secondi.
Queste prove servono a valutare la resistenza fisica del candidato, un requisito fondamentale per affrontare l’addestramento avanzato. Durante la selezione, i candidati vengono sottoposti a **prove sotto stress**, simulando condizioni estreme che possono incontrare nelle operazioni reali.
b) Esami medici e valutazioni psicologiche
Gli incursori devono essere in **perfette condizioni fisiche e mentali**, poiché operano in scenari di combattimento estremamente complessi. Per questo motivo, i candidati vengono sottoposti a una serie di **esami medici e test psicologici rigorosi**.
Gli esami medici includono:
- Esame della vista: nessun difetto visivo superiore a ±1 diottria e nessun daltonismo.
- Test audiometrico: capacità uditiva perfetta senza perdite significative.
- Esami del sangue e delle urine: verifica dello stato di salute generale.
- ECG sotto sforzo e test cardiologici: per escludere problemi cardiovascolari.
- Esami ortopedici: assenza di problemi muscoloscheletrici che potrebbero compromettere le prestazioni operative.
- Test di adattamento alla pressione: fondamentale per le immersioni subacquee.
Le valutazioni psicologiche comprendono:
- Test di resistenza allo stress: simulazioni di situazioni estreme per valutare la capacità di mantenere lucidità e sangue freddo.
- Esami attitudinali: analisi della capacità di lavorare in squadra e prendere decisioni rapide sotto pressione.
- Test di problem solving: valutazione della rapidità mentale nella risoluzione di problemi complessi in contesti operativi.
- Colloquio con uno psicologo militare: per determinare la stabilità mentale e l’idoneità al ruolo.
Un incursore deve essere in grado di gestire **stress prolungato, isolamento, pressione psicologica e fatica estrema**. I candidati che non superano questi test vengono immediatamente esclusi dalla selezione.
c) Test attitudinali e colloqui
Oltre alle prove fisiche e psicologiche, i candidati devono affrontare una serie di test attitudinali e colloqui, mirati a valutare la loro predisposizione a diventare incursori della Marina Militare.
Tra le prove più importanti ci sono:
- Test di logica e ragionamento: verifica della capacità di prendere decisioni rapide in situazioni di emergenza.
- Valutazione della leadership: attitudini al comando e capacità di gestire situazioni critiche in squadra.
- Prove di resistenza mentale: esposizione a scenari di privazione del sonno e simulazioni di combattimento.
- Colloqui individuali: incontro con ufficiali del COMSUBIN per valutare le motivazioni e il livello di determinazione del candidato.
Questi test sono fondamentali per selezionare solo i candidati più idonei a operare in **contesti ad alto rischio**. Gli incursori devono essere capaci di rimanere lucidi anche nelle situazioni più critiche, prendendo decisioni rapide ed efficaci sotto pressione.
Solo una minima percentuale dei candidati riesce a superare l’intero iter selettivo e ad accedere alla fase di addestramento avanzato, primo passo verso l’ingresso nel prestigioso **COMSUBIN**.
4. Fasi del percorso formativo
a) Addestramento basico
Superati i durissimi test di selezione, i candidati incursori accedono alla prima fase del percorso formativo, noto come **addestramento basico**. Questa fase è progettata per testare la resistenza fisica, mentale e la capacità di adattamento a situazioni estreme.
Le principali attività di questa fase includono:
- Marce forzate e resistenza fisica: lunghe camminate con zaini pesanti, corse sotto sforzo e prove di resistenza estrema.
- Addestramento in ambiente marittimo: tecniche di nuoto da combattimento, immersioni con autorespiratore e operazioni subacquee.
- Combattimento corpo a corpo: tecniche di autodifesa, lotta militare e neutralizzazione di minacce.
- Tecniche di sopravvivenza: capacità di resistere in ambienti ostili, senza rifornimenti e con risorse limitate.
- Addestramento al tiro: utilizzo avanzato di armi leggere e pesanti, sia in scenari urbani che boschivi.
- Paracadutismo militare: i candidati apprendono le tecniche di lancio da aerei ed elicotteri.
Questa fase dura diversi mesi e solo una parte dei candidati riesce a superarla. L’obiettivo è individuare i più resistenti e determinati, capaci di affrontare la successiva fase di specializzazione.
b) Specializzazioni e qualifiche avanzate
Concluso l’addestramento basico, i candidati accedono alla fase di **specializzazione**, durante la quale acquisiscono competenze avanzate nelle diverse aree operative degli incursori.
Le principali specializzazioni includono:
- Demolizioni e esplosivi: utilizzo di cariche esplosive per sabotaggio di strutture e veicoli nemici.
- Guerra elettronica: tecniche di infiltrazione informatica e sabotaggio di comunicazioni nemiche.
- Tiratore scelto (sniper): addestramento al tiro di precisione a lunga distanza.
- Operazioni subacquee avanzate: infiltrazioni silenziose, utilizzo di veicoli subacquei e sabotaggio navale.
- Tecniche di guerra non convenzionale: infiltrazione dietro le linee nemiche, combattimento in ambienti urbani e operazioni sotto copertura.
Durante questa fase, i candidati partecipano anche a **missioni simulate in scenari operativi reali**, per testare la loro capacità di applicare le competenze acquisite. Gli istruttori mettono i futuri incursori sotto pressione costante, valutando la loro capacità di gestire lo stress e prendere decisioni rapide.
c) Superamento finale e brevetto da incursore
Dopo circa un anno di addestramento, i candidati che hanno superato tutte le fasi devono affrontare un’ultima prova per ottenere il prestigioso brevetto da incursore. Questa fase finale prevede una combinazione di missioni simulate e test individuali.
Le prove finali includono:
- Missione di infiltrazione: i candidati devono penetrare in un’area ostile senza essere rilevati, raggiungere un obiettivo strategico e completare una missione di sabotaggio.
- Simulazione di combattimento reale: scenari di battaglia con munizioni non letali per testare la capacità di combattimento e coordinazione.
- Resistenza sotto stress: privazione del sonno, marce forzate e prove fisiche per verificare la resistenza mentale.
Solo chi supera queste prove ottiene il **brevetto da incursore**, entrando ufficialmente a far parte del **Gruppo Operativo Incursori (GOI)** del COMSUBIN. Da questo momento, gli incursori sono pronti per essere impiegati in missioni reali, sia in Italia che all’estero, e diventano parte integrante di un’unità d’élite riconosciuta a livello internazionale.
5. Differenze tra incursori e altre unità speciali
a) Confronto con il 9° Col Moschin
Il **9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”** è l’unità d’élite dell’Esercito Italiano, specializzata in operazioni speciali terrestri. Sebbene condivida alcune caratteristiche operative con gli incursori della Marina Militare, esistono differenze sostanziali tra i due reparti.
Principali differenze tra COMSUBIN e 9° Col Moschin:
- Ambito operativo: gli incursori della Marina Militare operano prevalentemente in contesti marittimi, subacquei e anfibi, mentre il 9° Col Moschin è specializzato in operazioni terrestri, con capacità di infiltrazione aerea e paracadutismo.
- Selezione e addestramento: entrambe le unità prevedono un percorso di selezione durissimo, ma il COMSUBIN include una formazione specifica per missioni subacquee e navali, mentre il 9° Col Moschin si concentra maggiormente sulle tecniche di combattimento terrestre e incursione in ambienti ostili.
- Ruolo strategico: gli incursori della Marina vengono impiegati per operazioni di sabotaggio navale, attacchi a obiettivi costieri e protezione di installazioni marittime. Il 9° Col Moschin, invece, è spesso utilizzato per azioni di guerriglia, infiltrazione dietro le linee nemiche e operazioni di controinsurrezione.
- Equipaggiamento: gli incursori utilizzano mezzi subacquei avanzati, gommoni da assalto e attrezzature specifiche per le operazioni marittime, mentre il 9° Col Moschin fa largo uso di veicoli blindati, armamenti da fanteria e attrezzature per operazioni in ambienti ostili.
Nonostante queste differenze, le due unità collaborano spesso in missioni congiunte, sfruttando le rispettive competenze per garantire il successo delle operazioni speciali.
b) Differenze rispetto ai GIS dei Carabinieri
Il **GIS (Gruppo di Intervento Speciale) dei Carabinieri** è un’unità specializzata in operazioni di antiterrorismo, liberazione ostaggi e interventi in scenari urbani. Pur essendo una forza altamente addestrata, il suo campo d’azione è molto diverso da quello degli incursori della Marina Militare.
Principali differenze tra COMSUBIN e GIS:
- Compiti operativi: il GIS è specializzato in operazioni di polizia ad alto rischio, come la neutralizzazione di terroristi, il controllo di situazioni di crisi e la protezione di personalità di alto profilo. Gli incursori della Marina, invece, sono addestrati per missioni militari strategiche e operazioni di guerra non convenzionale.
- Ambito d’azione: il GIS opera prevalentemente in contesti urbani e in territorio nazionale, con un forte focus sulla gestione di crisi interne. Gli incursori della Marina, invece, sono impiegati in scenari marittimi, operazioni clandestine e missioni in aree di guerra.
- Selezione e addestramento: entrambi i reparti hanno un percorso di selezione altamente selettivo, ma il GIS enfatizza le tecniche di assalto urbano, il combattimento ravvicinato (CQB) e la negoziazione in situazioni di crisi, mentre il COMSUBIN si concentra su tecniche di infiltrazione, sabotaggio e guerra subacquea.
- Equipaggiamento e armamenti: il GIS utilizza principalmente armi da fuoco di precisione, veicoli blindati e strumenti per la gestione di ostaggi, mentre gli incursori della Marina impiegano equipaggiamenti anfibi, armi subacquee e dispositivi di navigazione avanzati.
In sintesi, mentre il **GIS** è un’unità d’élite con un ruolo chiave nella sicurezza nazionale, gli **incursori della Marina Militare** operano in contesti militari internazionali, con un focus sulle operazioni anfibie e subacquee.
Nonostante le differenze, entrambe le unità rappresentano l’eccellenza delle forze speciali italiane e collaborano in operazioni congiunte quando necessario.
6. Conclusione
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Scopri il mondo degli Incursori e delle unità d’élite con questo approfondito volume. Un viaggio tra storia, addestramento e missioni segrete.
📖 Acquista su AmazonDiventare un incursore della Marina Militare è un percorso estremamente selettivo e impegnativo, riservato a chi possiede eccellenti capacità fisiche, mentali e una determinazione fuori dal comune. Il processo di selezione prevede prove fisiche estenuanti, esami psicologici rigorosi e un addestramento tra i più duri delle forze armate italiane.
Abbiamo visto come gli incursori si distinguano dalle altre unità speciali per la loro capacità di operare in **ambienti marittimi, subacquei e anfibi**, garantendo un supporto strategico in operazioni militari ad alto rischio. Il **COMSUBIN**, con il suo rigido programma di formazione e la sua lunga tradizione di eccellenza, rappresenta l’élite della Marina Militare Italiana.
Il confronto con il **9° Col Moschin** e il **GIS dei Carabinieri** ha evidenziato le peculiarità degli incursori della Marina, che si specializzano in operazioni marittime e di sabotaggio subacqueo, mentre le altre forze speciali operano principalmente in scenari terrestri o urbani.
Chi sceglie questa carriera non lo fa solo per il prestigio o per la retribuzione, ma per la possibilità di entrare a far parte di un’unità d’élite in grado di affrontare missioni estremamente delicate per la sicurezza nazionale e internazionale. Il **brevetto da incursore** non è solo un riconoscimento, ma il simbolo di un’abilità e una dedizione che pochi riescono a raggiungere.
Se il tuo obiettivo è entrare nelle forze speciali della Marina Militare, sappi che il cammino sarà lungo e difficile, ma anche incredibilmente gratificante. Solo i migliori riescono a superare tutte le prove e a diventare incursori. Sei pronto a raccogliere la sfida?
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