Incursori Marina VFP1: Come accedere al GOI tramite Concorso?

da | 13 Mar 2025 | Arruolarsi nell'Esercito, Lavori da fare

Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare Italiana rappresenta una delle forze speciali più temute e rispettate al mondo. Gli incursori sono impiegati in operazioni delicate e ad alto rischio, che richiedono una preparazione fisica, mentale e tecnica di altissimo livello. Per accedere al GOI, uno dei percorsi più comuni è attraverso il concorsi VFP1 e VFP4, i quali aprono le porte all’ingresso nelle forze armate italiane.

Il concorso VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata di un anno) è il primo passo per chi desidera entrare nella Marina Militare come soldato, mentre il concorso VFP4 (Volontario in Ferma Prefissata di quattro anni) offre un’opportunità di carriera più lunga e la possibilità di specializzarsi in vari ambiti, tra cui le forze speciali. Entrambi i concorsi forniscono l’accesso al mondo militare, ma il cammino verso il GOI richiede determinazione, preparazione e una forte motivazione.

In questo articolo esploreremo come, partendo dai concorsi VFP1 e VFP4, è possibile accedere al GOI, con un focus sui requisiti, le fasi di selezione, l’addestramento e le competenze necessarie per diventare un incursore della Marina Militare. Se sogni di entrare a far parte di una delle forze speciali più prestigiose, continua a leggere per scoprire come intraprendere questo impegnativo ma affascinante cammino.

1. Cosa sono i concorsi VFP1 e VFP4?

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a) Il concorso VFP1: Requisiti e selezione iniziale

Il concorso VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata di un anno) è una delle modalità principali per entrare nella Marina Militare. Questo concorso permette di accedere alla carriera militare come soldato per un periodo di un anno, con la possibilità di essere impiegato in diverse funzioni e unità operative.

Requisiti principali per partecipare al concorso VFP1:

  • Età: Tra i 18 e i 25 anni (possono esserci alcune deroghe in base alla normativa vigente).
  • Patente: Necessaria la patente di guida, almeno di categoria B.
  • Stato di salute: È richiesta una visita medica per valutare l’idoneità fisica e psicologica.
  • Requisiti morali: Non devono esserci procedimenti penali in corso o precedenti penali rilevanti.

Una volta superato il concorso, i volontari VFP1 iniziano un periodo di addestramento di base che include esercitazioni fisiche, formazione militare e tecniche di sopravvivenza. Al termine dell’anno di servizio, chi ha dimostrato capacità e motivazione ha la possibilità di rimanere nel corpo, proseguendo la carriera con un altro tipo di ferma.

b) Il concorso VFP4: Percorso verso il professionismo

Il concorso VFP4 (Volontario in Ferma Prefissata di quattro anni) è un’opportunità rivolta a chi desidera un percorso di carriera più lungo all’interno delle forze armate. A differenza del concorso VFP1, il VFP4 prevede un impegno di quattro anni e consente ai soldati di specializzarsi maggiormente, aumentando le possibilità di entrare nelle forze speciali come il GOI.

Requisiti principali per partecipare al concorso VFP4:

  • Età: Tra i 18 e i 30 anni (la fascia di età può variare in base ai bandi).
  • Requisiti fisici e psicologici: L’idoneità viene valutata con test fisici, medici e psicologici.
  • Patente: È richiesto almeno il possesso della patente di categoria B.
  • Requisiti morali: I candidati devono avere un buon stato civile e non devono avere precedenti penali gravi.

Chi supera il concorso VFP4 entra nella Marina con un contratto di quattro anni e viene addestrato in modo più specifico. Il VFP4 permette di seguire corsi di specializzazione, rendendo il soldato idoneo per vari impieghi, tra cui quelli nelle forze speciali, come il GOI, se si dimostra la capacità e la motivazione.

c) Differenze tra VFP1 e VFP4 e loro impatto sul percorso verso il GOI

Le principali differenze tra il concorso VFP1 e VFP4 riguardano la durata del servizio, la specializzazione e le opportunità di carriera. Mentre il concorso VFP1 offre una carriera a breve termine con un impegno di un anno, il VFP4 consente un percorso più duraturo e mirato al professionismo militare.

Impatto sul percorso verso il GOI:

  • VFP1: I volontari che entrano con il VFP1 devono completare un anno di servizio base, dopodiché, se desiderano entrare nel GOI, devono affrontare una nuova selezione e addestramento avanzato. Il passaggio al GOI può avvenire, ma dipende dalla valutazione delle performance durante il servizio.
  • VFP4: Chi entra con il VFP4 ha maggiori opportunità di accedere direttamente a percorsi di specializzazione, inclusi quelli nelle forze speciali. Questo percorso consente ai soldati di rimanere in servizio per un periodo più lungo e di acquisire esperienza, aumentando le probabilità di essere selezionati per il GOI senza necessità di passaggi intermedi.

Entrambi i concorsi offrono opportunità uniche, ma il concorso VFP4 risulta più vantaggioso per chi ha l’obiettivo di entrare nelle forze speciali e intraprendere una carriera professionale più lunga nella Marina Militare.

2. Il percorso verso il GOI dopo il concorso VFP1 e VFP4

a) Come accedere al GOI partendo dal VFP1

Il concorso VFP1 è il primo passo per chi desidera entrare nelle forze armate, ma il percorso per entrare nel GOI (Gruppo Operativo Incursori) non è immediato. Dopo aver completato un anno di servizio come VFP1, il soldato deve dimostrare la propria motivazione e idoneità fisica e psicologica per partecipare alle selezioni per il GOI.

Fasi del percorso per accedere al GOI partendo dal VFP1:

  • Servizio di un anno: Durante il periodo di servizio VFP1, il soldato viene sottoposto a test fisici e psicologici e acquisisce esperienza operativa nelle diverse funzioni della Marina.
  • Selezione per il GOI: Al termine del servizio VFP1, chi desidera entrare nel GOI deve superare una selezione altamente competitiva, che include test fisici intensivi, esami medici e psicologici.
  • Formazione intensiva: I candidati selezionati per il GOI intraprendono un lungo periodo di addestramento, che include tecniche di combattimento, sopravvivenza e operazioni subacquee.

Il percorso da VFP1 al GOI è impegnativo e competitivo, ma rappresenta un’opportunità per chi desidera diventare parte di una delle forze speciali più rispettate al mondo.

b) L’accesso al GOI tramite il VFP4 e la selezione successiva

Il concorso VFP4 offre un’opportunità più diretta per entrare nelle forze speciali, grazie alla durata del servizio di quattro anni che permette ai soldati di acquisire maggiore esperienza e specializzazione. Dopo aver completato il periodo iniziale di addestramento, chi entra nel VFP4 ha maggiori opportunità di accedere direttamente al GOI, se rispetta determinati requisiti fisici, psicologici e motivazionali.

Fasi del percorso per accedere al GOI tramite VFP4:

  • Addestramento base di quattro anni: Durante il periodo VFP4, il soldato completa un programma di addestramento avanzato, acquisendo competenze e specializzazioni che lo preparano per eventuali selezioni per il GOI.
  • Selezione diretta per il GOI: I soldati che dimostrano capacità fisiche, mentali e motivazionali idonee possono essere selezionati direttamente per partecipare alle prove di ingresso nel GOI.
  • Addestramento avanzato: Una volta selezionati, i candidati seguono un addestramento intensivo per diventare incursori, che include tecniche di combattimento, infiltrazione, e operazioni subacquee.

Il percorso tramite VFP4 è ideale per chi è deciso a intraprendere una carriera nelle forze speciali e offre maggiori opportunità di accesso diretto al GOI.

c) Fasi del reclutamento e preparazione per l’addestramento del GOI

Indipendentemente dal concorso scelto (VFP1 o VFP4), l’accesso al GOI passa attraverso un processo di selezione e addestramento rigoroso. Le fasi principali di questo processo includono:

  • Reclutamento iniziale: I candidati devono superare una serie di test fisici, medici e psicologici che valutano la loro idoneità a diventare incursori. Questo include prove di resistenza, forza e resistenza mentale.
  • Selezione per il GOI: I candidati selezionati devono affrontare una serie di prove dure, tra cui corsi di sopravvivenza, combattimento subacqueo, e simulazioni di operazioni reali. Solo i più preparati riescono a superare queste sfide.
  • Formazione specialistica: Una volta selezionati, i futuri incursori completano un addestramento avanzato che include tecniche di infiltrazione, navigazione subacquea, operazioni in ambienti ostili e gestione dello stress.

Il processo di addestramento al GOI è estremamente esigente e mette alla prova le capacità fisiche, mentali e tattiche dei candidati, preparando gli incursori a operare in scenari ad alto rischio e a portare a termine missioni ad alta intensità.

3. Requisiti fisici e psicologici per accedere al GOI

a) Preparazione fisica e allenamento necessario

Gli incursori della Marina Militare devono possedere un livello fisico superiore alla media. La preparazione fisica è cruciale per affrontare le difficoltà che si incontrano durante l’addestramento del GOI e durante le missioni operative. I requisiti fisici comprendono resistenza, forza, agilità e capacità di adattarsi a condizioni estreme.

Tipi di allenamento necessari per gli aspiranti incursori:

  • Resistenza aerobica: Gli incursori devono essere in grado di sostenere lunghe marce con zaino e equipaggiamento, correre a ritmi elevati e nuotare per lunghi periodi, sia in acque calme che in condizioni difficili.
  • Forza e potenza muscolare: Sono necessari esercizi per rinforzare il corpo, in particolare la parte superiore del corpo, per le immersioni subacquee e le operazioni di combattimento corpo a corpo.
  • Agilità e coordinazione: L’abilità di spostarsi rapidamente e con precisione, soprattutto durante operazioni in ambienti ristretti o pericolosi, è fondamentale per un incursore.
  • Endurance mentale e fisica: Gli esercizi di sopravvivenza e le marce forzate sono progettati per migliorare la resistenza sia fisica che mentale, testando la capacità di mantenere il controllo anche quando si è esausti.

La preparazione fisica è un aspetto fondamentale per ogni incursore, e per accedere al GOI, gli aspiranti devono passare test fisici molto severi, che valutano la loro resistenza in condizioni stressanti.

b) I test psicologici e le caratteristiche richieste

Oltre alla preparazione fisica, i candidati al GOI devono superare una serie di test psicologici che valutano la loro idoneità mentale. Le caratteristiche richieste includono la resilienza psicologica, la capacità di lavorare sotto pressione, la determinazione e la lucidità nelle situazioni di stress estremo.

Test psicologici per gli aspiranti incursori:

  • Valutazione psicologica: Test progettati per misurare la stabilità emotiva, la gestione dello stress e la capacità di prendere decisioni rapide in situazioni critiche.
  • Test di personalità: Analisi della psicologia del candidato, per determinare se possiede le caratteristiche di leadership, adattabilità e resilienza richieste dagli incursori.
  • Interviste e colloqui: Durante il colloquio, i candidati devono dimostrare motivazione, determinazione e capacità di adattarsi a uno stile di vita estremamente rigoroso e disciplinato.

La selezione psicologica è cruciale, poiché il lavoro di un incursore richiede non solo forza fisica, ma anche una mente lucida in grado di affrontare le sfide più difficili. Gli aspiranti devono essere pronti a gestire situazioni di grande pericolo e a mantenere il controllo sotto pressione.

c) L’importanza della resistenza mentale per gli incursori

La resistenza mentale è uno degli aspetti più determinanti per diventare un incursore della Marina Militare. Un incursore deve essere in grado di affrontare le difficoltà psicologiche che accompagnano le operazioni speciali, dalla privazione del sonno e dalla fatica fisica alla gestione dello stress e del pericolo costante.

Perché la resistenza mentale è cruciale:

  • Gestione dello stress: Durante le missioni, gli incursori operano in situazioni ad alta tensione, dove il rischio di vita è sempre presente. La capacità di mantenere la calma è essenziale per portare a termine l’operazione con successo.
  • Motivazione: Anche quando si è esausti fisicamente, la motivazione interiore permette di superare i limiti e continuare a combattere per la missione e il team.
  • Gestione delle emozioni: La resistenza mentale consente di non cedere alla paura o all’ansia, mantenendo sempre il controllo e concentrandosi sugli obiettivi.

Questa capacità di mantenere il focus e superare le difficoltà psicologiche è ciò che distingue gli incursori da altri soldati. Per questo motivo, l’addestramento per accedere al GOI pone un forte accento sulla preparazione mentale, tanto quanto su quella fisica.

Essere un incursore significa affrontare continuamente sfide estreme, sia fisiche che psicologiche. Solo coloro che possiedono la giusta preparazione e la resistenza mentale possono affrontare le operazioni più difficili con successo.

4. L’addestramento al GOI: cosa aspettarsi

a) Fasi di selezione e addestramento basico

Il percorso per diventare un incursore della Marina Militare è altamente competitivo e rigoroso. L’addestramento al GOI inizia con una fase di selezione, seguita da un intenso programma di addestramento basico che prepara i candidati a operare in condizioni estremamente difficili.

Le fasi principali dell’addestramento basico includono:

  • Selezione: I candidati vengono sottoposti a un esame fisico, psicologico e tecnico per determinare la loro idoneità a intraprendere il percorso del GOI. Le selezioni sono estremamente dure, con prove fisiche come marce forzate, nuoto, corsa e combattimento corpo a corpo.
  • Formazione di base: Dopo aver superato la selezione, i soldati intraprendono l’addestramento di base, che include esercitazioni in simulazioni di operazioni reali, tecniche di sopravvivenza e l’acquisizione delle competenze necessarie per operare come incursori.
  • Test di resistenza: La resistenza mentale e fisica è testata quotidianamente con esercizi ad alta intensità, come lunghe marce con equipaggiamento pesante, e prove di endurance per misurare la capacità di perseverare in condizioni difficili.

L’addestramento basico è solo l’inizio del lungo e impegnativo percorso per diventare un incursore, ma è fondamentale per costruire la resilienza e le capacità operative necessarie per le missioni future.

b) Addestramento subacqueo, di combattimento e tattiche operative

Una volta superato il programma di formazione basica, l’addestramento diventa ancora più specifico. Gli incursori della Marina Militare sono esperti in una vasta gamma di competenze specialistiche, tra cui il combattimento subacqueo, il combattimento aereo, e le tattiche operative avanzate.

Le principali aree di addestramento specializzato includono:

  • Addestramento subacqueo: Gli incursori sono addestrati a eseguire missioni in acqua, con l’uso di rebreather e altre attrezzature subacquee. Questo addestramento include immersioni in condizioni di visibilità ridotta e l’esecuzione di attacchi subacquei a lunga distanza.
  • Combattimento aereo: Gli incursori della Marina vengono addestrati per operare da e verso piattaforme aeree, come elicotteri e aerei, durante operazioni di sbarco e recupero.
  • Operazioni tattiche: Gli incursori apprendono le tattiche di infiltrazione, sabotaggio e guerriglia. Il training include simulazioni di operazioni segrete, in cui si mette alla prova la capacità di lavorare sotto pressione e mantenere il controllo in scenari complessi.

Questi addestramenti specialistici sono essenziali per le missioni di alto livello, dove l’abilità di adattarsi e agire velocemente è cruciale per il successo della missione.

c) Preparazione mentale e gestione dello stress nelle operazioni speciali

Un aspetto fondamentale dell’addestramento al GOI riguarda la preparazione mentale. Gli incursori sono costantemente messi alla prova in situazioni stressanti, che richiedono una gestione ottimale dello stress e la capacità di rimanere lucidi anche nei momenti di grande pericolo.

Gli aspetti principali della preparazione mentale includono:

  • Resistenza psicologica: Gli incursori imparano a resistere a lunghi periodi di privazione del sonno, fatica e isolamento. La capacità di mantenere la calma e il controllo sotto pressione è fondamentale per affrontare operazioni ad alto rischio.
  • Gestione dello stress: L’addestramento prepara gli incursori a fronteggiare situazioni ad alto stress, come l’essere in costante pericolo di vita o dover prendere decisioni cruciali in tempi brevissimi.
  • Leadership e coesione di squadra: Un incursore deve essere in grado di guidare se stesso e il proprio team in condizioni difficili. L’addestramento include la costruzione di capacità di leadership e la creazione di legami forti all’interno del team, essenziali per il successo in missione.

La preparazione mentale è tanto importante quanto quella fisica, poiché solo con una mente forte e resiliente un incursore può affrontare le sfide più estreme e portare a termine con successo le missioni più difficili.

5. Conclusione: diventare un incursore partendo dai concorsi VFP1 e VFP4

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Accedere al GOI della Marina Militare non è un’impresa facile: richiede un’intensa preparazione fisica, psicologica e tecnica. Il percorso verso questa elite delle forze speciali italiane è lungo e arduo, ma estremamente gratificante per coloro che riescono a superarlo. La selezione iniziale, le fasi di addestramento basico, l’approfondimento delle tecniche specialistiche come il combattimento subacqueo, e la preparazione mentale sono tutti elementi chiave che determinano il successo di un aspirante incursore.

Gli incursori non solo devono essere in grado di eseguire operazioni ad alta intensità in ambienti estremi, ma devono anche affrontare e superare le difficoltà psicologiche più severe. La gestione dello stress, la resilienza e la leadership sono qualità indispensabili per chi desidera entrare nel GOI e diventare parte di una delle forze speciali più rispettate al mondo.

Diventare un incursore della Marina Militare è una prova di carattere, determinazione e capacità di adattarsi a circostanze straordinarie. Chi intraprende questo cammino non solo si prepara a servire il proprio paese, ma acquisisce anche un’esperienza che cambia la vita, affinando competenze che lo accompagneranno per sempre.

Per chi sogna di diventare parte del GOI, il percorso è chiaro: forza, motivazione e preparazione sono la chiave per affrontare con successo le sfide fisiche, psicologiche e operative. L’iniziazione agli incursori non è solo una carriera, ma un impegno a vita, che richiede passione e sacrificio, ma che ripaga con la possibilità di appartenere a un gruppo di elite al servizio della sicurezza nazionale e internazionale.

Luca Catanoso
Luca Catanoso

Blogger Vegano

Luca si avvicina al mondo del business online nel 2016 facendo Network Marketing. Per sua sfortuna entra a far parte di un’azienda piramidale subendo inevitabilmente dei gravi danni morali e patrimoniali.

Dopodichè cerca di rimediare al danno cambiando azienda. Anche se la nuova azienda con cui  collabora è seria le cose non migliorano di molto. Capisce quindi che per risolvere il problema bisogna cambiare business.

Nel 2018 sceglie di diventare un blogger professionista. Dopo soli tre anni di attività riesce a raggiungere la libertà finanziaria portando al successo il suo blog Soldionline.BIZ.

La sua storia è partita molto male ma alla fine si è conclusa con un bellissimo lieto fine. Col suo corso per diventare blogger sta aiutando numerose persone a riscattarsi da questa tristissima illusione di guadagno.

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