La musica classica aiuta a studiare. Questa non è la mia personale opinione. Infatti numerosi studi scientifici condotti a partire dal XX° secolo dimostrano tutto questo.
D’ altra parte è risaputo che la musica altera lo stato mentale ed emotivo dell’ ascoltatore. Pertanto tutte le energie positive che l’ ascolto della musica sprigiona è possibile utilizzarle per aumentare la produttività in qualsiasi campo della propria vita. Per esempio ne trae giovamento il lavoratore, la casalinga, lo studente a tante altre categorie di persone.
Ovviamente non tutta la musica è uguale. Infatti alcuni generi musicali possono addirittura ostacolare l’ apprendimento. Pertanto è opportuno spostare il proprio focus verso specifici generi musicali come la musica classica. Infatti le sonorità lente e strumentali tipiche di questo genere aumentano la concentrazione e potenziano la memoria.
Inoltre la musica ha un influenza positiva anche sullo stato emotivo della persona. Di conseguenza la profonda sensazione di relax nonchè il senso di benessere che la musica classica sprigiona migliora l’ apprendimento.
Vediamo in che modo.
La musica classica aiuta a studiare. Ecco cosa dice la scienza
Ascoltare la musica classica aiuta a studiare meglio perchè favorisce uno stato mentale ed emotivo ideale per migliorare l’ apprendimento. Infatti i primi studi risalgono partire dalla seconda metà del 1900.
Le cavie di queste ricerche scientifiche sono studenti impegnati in varie discipline scolastiche. Questi studenti dopo aver ascoltato diversi generi musicali hanno dato risultati sorpredenti.
Vediamo quindi quali sono gli esiti dei vari studi.
Effetto Mozart
L’ effetto Mozart dimostra che la musica classica aiuta a studiare. Più precisamente questo studio dimostra che sottoporre uno studente a 10 minuti di una Sonata di Mozart aumenta la capacità di comprensione di un testo nonchè la memorizzazione dello stesso. Questo studio condotto nel 1993 presso un’ università della California è sicuramente uno dei più prestigiosi.
L’ esito di questa ricerca divenne nota al grande pubblico nel 1997 grazie alla pubblicazione di un libro intitolato “The Mozart Effect“. Si tratta di un opera scritta da un’ insegnante di musica Texano che traendo ispirazione da questo studio pubblico quello che presto sarebbe diventato un Bestseller.
Qualche anno più tardi sempre nel Texas alcuni ricercatori hanno condotto un’ altro studio traendo inspirazione dall’ effetto Mozart effettuato all’ inizio degli anni 90. Questa volta le cavie dell’ esperimento sono un gruppo di chirurghi sottoposti all’ ascolto di una sonata mozartiana prima di entrare in sala operatoria. Da questo studio è emerso che dopo aver ascoltato questa musica i chirurghi sono stati in grado di individuare e rimuovere un numero di polipi del colon superiore alla media.
Lo studio di Spotify
A dimostrare che la musica classica aiuta a studiare è anche un recente studio finanziato da Spotify. Il noto servizio di streaming musicale ha conferito alla dottoressa Emma Gray il compito di eseguire questa ricerca.
Questo studio dimostra che sicuramente la musica migliora l’ apprendimento. Tuttavia per massimizzare i benefici della musica è opportuno abbinare un determinato tipo di suono ad un determinato tipo di materia. In genere la musica migliore ha un ritmo lento che va dai 60 a massimo 80 BPM.
Questo studio rivela che ascoltando musica classica è possibile migliorare le performance nella matematica di oltre 10 punti in una scala che arriva fino a 100. Inoltre anche la comprensione delle materie linguistiche ed umanistiche migliora.
Secondo la dottoressa la musica migliora lo studio perchè rilassa la mente, favorisce il pensiero logico e dona a tratti uno stato di eccitazione utile per migliorare l’ apprendimento e la comprensione del testo.
Conclusione
Diversi studi sostengono che la musica classica aiuta a studiare. Tuttavia alcuni studi dimostrano risultati altalentanti. Infatti una ricerca della dottoressa Annette de Groot sottolinea che bisogna tenere conto anche della personalità dell’ ascoltatore. In questo studio si fà notare che anche la sensibilità dell’ individuo influenza gli effetti della musica.
Inoltre anche il gusto personale di una persone riveste un ruolo importante. Di conseguenza alcune persone ottengono beneficio da un certo tipo di musica semplicemente perchè amano un determinato genere musicale. Pertanto è utile creare una propria playlist personalizzata preferibilmente composta da musica rilassante e strumentale.
Oltre alla musica classica anche altri generi strumentali sono molto utili per migliorare l’ apprendimento e potenziare la memoria.
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