Se stai cercando un POS senza Partita IVA un motivo ci sarà.
Probabilmente svolgi un’attività professionale ma non disponi di partita IVA. Siccome ti capita d’imbatterti in clienti vogliosi di pagarti tramite carta vorresti capire se un privato come te può davvero disporre di un POS oppure no. Nel corso di questo articolo troverai la risposta a questa domanda.
Certo è che negli ultimi tempi si sente molto parlare di POS. Infatti il governo ha scelto di offrire alcuni incentivi a coloro che utilizzano metodi di pagamento elettronico. Per aumentare le transazioni effettuate in via tracciabile il governo ha scelto di varare anche alcune disposizioni volte a rendere obbligatorio l’utilizzo dei POS per i commercianti.
Tale iniziativa è dettata dalla volontà di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Chissà come mai però tale disposizione favorisce ancora una volta le banche. A seguito di queste disposizioni le categorie sono insorte spingendo il governo ad allentare la presa.
Indipendemente da quanto disposto dalla legge il mondo dei POS online è un trend in forte crescita. Pertanto tutti coloro che dispongono di un’attività fanno bene ad attivarsi anche perchè i vantaggi legati all’utilizzo del POS sono di gran lunga maggiori degli svantaggi legati all’utilizzo dello stesso.
Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.
POS Senza Partita IVA
Un POS per privati certamente è possibile acquistarlo. Infatti non è necessario svolgere un’attività in veste professionale per disporre di questo metodo per i pagamenti elettronici.
Generalmente chi ordina un POS deve presentare alcuni documenti che attestano come il soggetto svolta davvero l’attività professionale. Per esempio se il soggetto è un libero professionista è necessario presentare la documentazione riguardante il possesso di una partita IVA. Oppure se la richiedente è un’azienda in questo caso viene richiesta documentazione inerente al bilancio aziendale.
Se invece il soggetto non possiede partita IVA non ci sono problemi. Anche in questo caso il soggetto può beneficiare di un POS. Infatti esistono alcune categorie di lavoratori che non sono tenuti ad avere partita IVA. Per esempio coloro che esercitano una professione in modo occasionale possono limitarsi ad emettere una semplice ritenuta non fiscale.
Dopo aver pubblicato la mia guida in cui spiego come guadagnare online ora penso sia giunto il momento di parlare di questo controverso argomento inerente ai metodi di pagamento elettronico. D’altra parte non è facile comprendere quanto stabilisce la legge in materia di POS. D’altra parte negli ultimi tempi ci sono state diverse disposizioni seguite da smentite. Anche coloro che seguono con attenzioni la finanza ed i dintorni non hanno ancora capito qual’è la situazione normativa vigente. Pertanto adesso penso sia giunto il momento di fare chiarezza una volta per tutte.
1 – Chi Sono gli Hobbisti?
Se vuoi acquistare un POS senza partita IVA ci sono ottime probabilità che tu sei un hobbista. Infatti questa è una delle categorie che più frequentemente si trova nella condizione di richiedere un pagamento tramite POS senza però disporre di partita IVA.
A dare una definizione di questa tipologia di commerciante è il decreto Legislativo 114 del 1998. Nell’articolo 28 vi sono alcune disposizioni che definiscono gli hobbisti come “operatori non professionali che vendono, espongono, o barattano in via occasionale prodotti di modesto valore (massimo 250€ per ogni unità), che sono frutto della propria creatività nonchè del proprio ingegno“.
Pertanto gli elementi che caratterizzano questa figura sono le vendita di prodotti dal modico valore, lo svolgimento dell’attività in via occasionale nonchè la certificazione di ricavo effettuata tramite il rilascio di una ricevuta non fiscale. In una situazione come questa certamente vi è la necessità di poter incassare accettando pagamenti elettronici che in quanto tali richiedono di disporre di un POS per privati.
2 – Quando è Obbligatoria la Partita IVA?
Spesso si pensa che la condizione che rende obbligatoria l’apertura della partita IVA è lo sforamento di certi volumi di fatturato. In realtà il fattore che più influenza sull’obbligatorietà della partita IVA è l’abitualità dell’attività svolta. Questo significa che l’attività svolta dev’essere fatta in modo continuativo e non in modo occasionale. Se l’attività in questione occupa una buona fetta del tuo tempo allora l’attività da te svolta ha carattere di abitualità. Pertanto è l’apertura della partita IVA è obbligatoria.
Se invece l’attività svolta viene fatta in via occasionale non vi è l’obbligo di partita IVA. Pertanto il professionista può rilasciare una semplice ricevuta fiscale. Se l’importo supera i 77.47€ è necessario applicare sulla ricevuta una marca da bollo da 2.00€. Tale marca è a carico del professionista. Ciò non toglie che tale importo può anche essere addebitato al cliente.
3 – Vendere a Distanza Senza Partita IVA
Utilizzare internet talvolta non è compatibile con la figura dell’hobbista.
Questo succede quando un soggetto di questo tipo vuole vendere le proprie creazioni utilizzando un sito web. Se nel sito vengono esposti i prodotti con relativo prezzo di vendita tale modalità promozionale evidenzia il fatto che l’attività viene svolta in modo continuativo. D’altra parte avere un sito web di questo tipo equivale ad avere un negozio aperto 24 ore al giorno che lavora al nostro posto. Pertanto in questo caso aprire la partita IVA è obbligatorio.
Esistono però alcuni stratagemmi utili per raggirare questa situazione. Per esempio vendendo in veste di hobbista su siti terzi come Ebay, Amazon ecc non è necessaria l’apertura della Partita IVA. Anche in questo caso però se l’attività promozionale svolta tramite questi siti viene fatta in modo organizzati e continuativo allora tale modalità è considerata come un’attività professionale a tutti gli effetti. Pertanto anche in questo caso è necessaria l’apertura della partita IVA.
4 – Quali Sono i Vantaggi del POS?
Munirti di un Bancomat non dev’essere considerato una cosa negativa. Casomai si tratta qualcosa di estremamente conveniente. D’altra parte gli aspetti positivi superano di tanto i contro. Pertanto munirti di un Bancomat può realmente aiutare la tua attività.
Devi sapere che la tua volontà di risparmiare sulle trattenute può costarti davvero molto. Come afferma l’avvocato Angelo Greco nel filmato riportato qui sopra qualora un’acquirente vuole remunerarti pagando con carta ma tu non sei capace di accettare questa tipologia di pagamento l’acquirente ha il diritto di lasciare l’esercizio commerciale senza saldarti il conto. Il cliente può recarsi presso il primo bancomat a ritirare denaro in contanti. Oppure l’acquirente può anche recarsi presso la propria abitazione impegnandosi a tornare presso il tuo esercizio commerciale a pagare il conto in contanti il giorno dopo.
Capisci che questa situazione potrebbe esporti a dei pericoli molto seri. D’altra parte alcuni debitori potrebbero compiere comportamenti poco onesti volti a non pagarti quanto ti spetta. Se invece sei nella condizione di riscuotere immediatamente il tuo credito ovviamente puoi prevenire queste situazioni. D’altra parte è più conveniente rinunciare ad un misero 1% d’incasso che rischiare di rinunciare interi pagamenti.
Sottolineo anche che se non sei in grado di accettare compensi tramite carta questo difetto può sicuramente farti fare pessima figura con i tuoi clienti. D’altra parte pochi sono coloro che non dispongono di un POS. Poichè non disporre di questo dispositivo può irritare i tuoi clienti ti consiglio di prestare attenzione a salvaguardare con assoluta attenzione il decoro della tua attività.
5 – Miglior POS
Se stai cercando un POS per privati le opzioni in circolazione sono molteplici.
Esistono alcune soluzioni fortemente raccomandabili. Altre invece sono poco raccomandabili. Poichè le opzioni sono tante non è facile individuare la soluzione che si sposa meglio con le tue necessità.
Sicuramente è cosa buona optare per un POS di qualità sviluppato da una società che assicura ai propri clienti un supporto tecnico rapido e risolutivo. Ovviamente molto importante è anche la questione legata al prezzo. Per esempio esistono alcuni modelli che possono trattenerti commissioni fino al 2%. Esistono anche modelli validi che costano molto meno poichè la commissioni si attesta su un modico 1%. Sicuramente è cosa intelligente optare per un modello che sia particolarmente conveniente.
Ci sono tre opzioni valide che mi preme menzionare.
Vediamo subito quali sono le loro caratteristiche.
Axerve Pos
Sicuramente un buon POS senza partita IVA è Axerve Pos.
Uno dei numerosi punti di forza di Axerve Pos è la sua semplicità. Praticamente una volta scartata la confezione troverai il Pos pronto all’uso. L’unica cosa che dovrai fare è inserire la carta GPRS nell’apposito Slot. Inoltre dentro la confezione troverai anche il libretto per le istruzioni. Per qualsiasi problema potrai anche consultare le risorse scritte presenti sul sito ufficiale. Qui troverai le risposte alle domande più frequenti. Così facendo potrai risolvere eventuali problemi in completa autonomia. Ovviamente se ciò non dovesse bastare Axerve riserva ai propri clienti un supporto tecnico rapido e risolutivo. Esso è attivo 365 giorni all’anno.
Esso funziona molto bene anche in versione mobile. Praticamente questo Pos si aggancia alla rete 3G o 4G dell’ operatore con copertura migliore nella tua zona. Invece qualora nella tua zona non vi fosse copertura puoi stare tranquillo. Grazie alla tecnologia GPRS esso si risulterà comunque operativo. E’ anche per questo motivo che questo Pos dalle tariffe basse è molto amato anche dagli ambulanti, liberi professionisti, tassisti e tutti coloro che si muovono per lavoro.
Accetta carte Mastercard, Visa, Maestro, Vpay e Pago bancomat. Inoltre esso accetta anche pagamenti tramite wallet digitali come Samsung Pay, Apple Pay e Google Pay. Infine esso è compatibile con la sensazionale carta prepagata Hype.
Ogni dispositivo per pagamenti elettronici presenta diversi tipi di costi. Un POS ha un costo di transazione ma può anche avere un costo iniziale nonchè dei canoni mensili. Le commissioni sono sicuramente il costo più antipatico. Axerve presenta due opzioni di pagamento. La prima consiste nel subire trattenute dell’1% su ogni singola transazione. Invece la seconda consiste nel pagare un canone mensile fisso che oscilla tra i 15 ed i 25€ mensili. Se il volume di transazioni annue è compreso tra i 25.000€ ed i 30.000€ optare per il canone mensile è l’opzione più conveniente.
Per saperne di più puoi visitare la pagina di presentazione ufficiale di Axerve POS.
MyPOS
Un’altro POS per privati molto valido è il modello di MyPOS.
Esso è robusto poichè costituito con materiale resiste agli urti. Nonostante ciò esso è leggero da utilizzare. Esso è molto resistente anche perchè il modello più gettonato è MyPOS Go. Si tratta di un POS Wireless dal prezzo competitivo. Oltre alla categoria menzionata in precedenza
Esso in quanto tale è sottoposto a rischi sicuramente maggiori dei Pos tenuti in maniera fissa negli esercizi commerciali. Pertanto il suo utilizzo è indicato per coloro che vogliono adempiere alla disposizione che vede il POS obbligatorio per artigiani nonchè per ogni altra tipologia di libero professionista. Il modello GO non dispone di stampante integrata. Ciò non rappresenta problema poichè esso può inviare ricevuta digitale tramite SMS o mail. L’invio della ricevuta avviene in tempi rapidissimi.
Nella scelta di un POS è utile tener conto anche delle opinioni rilasciate da coloro che hanno avuto esperienze dirette. Come puoi notare da questo grafico estrapolato da Trustpilot il livello di soddisfazione dei clienti è davvero molto alto. Infatti il giudizio medio ammonta a ben 86 punti su 100.
Questo POS gratuito senza costi fissi è disponibile in diversi modelli. Quello più basilare ed economico di tutti è proprio il modello Go. Infatti il costo del POS ammonta solamente 29€ + IVA. Ovviamente l’utilizzo di questo dispositivo comporta anche commissioni del 1.2%. Queste si applicano su ogni singola transazione. Inoltre ti ricordo che qualora tu decidessi di ordinare questo POS per esercenti avrai un’anno di garanzia nonchè il diritto di reso da esercitare entro 30 giorni.
La convenienza di questo modello è ancora più forte quando esso è in promozione. Per verificare la presenza di eventuali promozioni attive in questo periodo ti raccomando di visitare la pagina di presentazione ufficiale di MyPOS.
SumUP
Se cerchi un POS senza partita IVA un’altro modello degno di nota è SumUp.
Questo è probabilmente il POS più popolare. La sua popolarità è in buona parte dovuta al fatto che questo dispositivo è sicuramente uno dei più pubblicizzati. Esso accetta tutti i metodi di pagamento più comuni come per esempio Mastercard, Maestro, Visa, American Express, Vpay e molti altri ancora.
Esistono diversi modelli di POS i cui costi sono molto variabili. I modelli più basilari comportano un costo iniziale di circa 29€ + IVA. Altri modelli più avanzati costano anche 149€ + IVA. L’azienda riconosce all’acquirente il diritto di ripensamento da esercitare entro 30 giorni dall’acquisto. Esercitando questo diritto nei tempi stabiliti avrai diritto ad un rimborso completo.
Sumup è un’azienda nota per la qualità dei suoi dispositivi. Inoltre poichè non vi sono costi fissi tale disposizione è indicato per coloro che effettuano transazioni con carta in via occasionale. Questo POS ha commissioni bancarie del 1.95%.
Per saperne di più puoi visionare la pagina di presentazione ufficiale di Sumup.
POS Senza Partita IVA – Conclusione
Finalmente adesso sai come stanno le cose.
Praticamente disporre di questo disposizione per incassare pagamenti elettronici in via occasionale è possibile. D’altra parte quando si esercita una professione autonoma non sempre è obbligatorio avere la partita IVA. Infatti se svolgi dei lavoretti in via occasionale e se i proventi che incassi sono solamente complementari ad un lavoro vero e proprio primario allora l’attività da te svolta è occasionale. Puoi quindi richiedere il POS senza dover presentare la relativa documentazione che attesta l’ufficialità della tua attività.
Come forse già sai esistono POS che prevedono un canone mensile fisso ed esistono anche POS che applicano solamente trattenute calcolate sulle transazioni effettuate. Quale sia la soluzione più conveniente questo dipende dalla tua situazione personale. Nel tuo caso è evidente che se svolgi quest’attività in via occasionale ti conviene di più optare per un POS senza alcun costo fisso. Oltre a pagare le commissioni sulle singole transizioni solitamente vi è un costo iniziale da pagare che è quello per l’acquisto del dispositivo. Generalmente i costi iniziali sono estremamente moderati perchè molti POS hanno un costo che oscilla tra i 15 ed i 30€.
Le tre soluzioni riportate sono tra le più apprezzate in assoluto. Infatti esse ti permettono di adempiere a tale onere nel modo meno traumatico possibile. Pertanto sono convinto che optando per una di queste due soluzioni ti troverai benissimo. Le numerose testimonianze rilasciate da coloro che hanno optato per questi modelli confermano tutto ciò.
Qui di seguito puoi approfondire le soluzioni più gettonate in assoluto che voglio proporre.
Adesso che sai tutto ciò che c’è da sapere sul POS per privati non mi resta che augurarti di fare tanti soldi online!
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