I Testimoni di Geova credono negli angeli? Cosa insegnano su spiriti, arcangeli e creature celesti

da | 28 Mar 2025 | Crescita Personale, Religione, Sette Religiose

Quando si parla dei Testimoni di Geova, si pensa subito a dottrine rigide, riviste distribuite porta a porta e un’impostazione teocratica che detta ogni aspetto della vita dei fedeli. Ma pochi si chiedono: i Testimoni di Geova credono negli angeli? La risposta è sì, ma — come spesso accade nelle loro credenze — la visione che propongono è tutt’altro che convenzionale. Gli angeli non sono solo figure spirituali di conforto: per loro sono esseri potenti, subordinati a Geova, coinvolti in una guerra invisibile tra bene e male.

Questa credenza, lungi dall’essere solo un dettaglio teologico, ha un impatto concreto sulla vita quotidiana del Testimone. Si riflette nei discorsi dal podio, negli studi biblici, persino nella paura ossessiva per i cosiddetti “demoni”, ovvero gli angeli caduti. È un mondo dualistico, manicheo, in cui ogni fenomeno inspiegabile può essere attribuito all’intervento invisibile di queste creature spirituali.

In questo articolo analizzeremo cosa dicono davvero i Testimoni di Geova sugli angeli, qual è il ruolo che assegnano a figure come l’arcangelo Michele, quali versetti usano per sostenere queste idee e quali sono le implicazioni mentali ed emotive per chi cresce immerso in queste credenze. E come sempre, ti racconterò anche qualcosa della mia esperienza personale — quella di chi, dopo anni passati a temere spiriti e forze invisibili, ha finalmente imparato a pensare con la propria testa.

Perché a volte la vera liberazione non è solo smettere di credere in Dio, ma anche nei suoi “inviati” invisibili.

1. Credono davvero negli angeli?

a) La visione ufficiale della Torre di Guardia

Sì, i Testimoni di Geova credono negli angeli, e non lo nascondono. Anzi, ne parlano spesso nelle loro pubblicazioni ufficiali come La Torre di Guardia e Svegliatevi!. Tuttavia, la loro visione del mondo angelico è profondamente diversa da quella tradizionale cristiana, tanto per teologia quanto per funzione pratica.

Secondo la Torre di Guardia, gli angeli sono esseri spirituali creati da Geova prima della creazione dell’uomo, invisibili ma attivi, organizzati in gerarchie e pienamente soggetti alla volontà del loro Dio. Non hanno un libero arbitrio nel senso umano del termine, né agiscono autonomamente: sono strumenti, messaggeri, esecutori di giudizi e protettori dei “veri adoratori”, ovvero i Testimoni stessi.

Nei loro discorsi, si fa spesso riferimento agli angeli come a guardiani invisibili che “sorvegliano” l’opera di predicazione, proteggono i servitori fedeli e osservano tutto ciò che accade nella congregazione. Non è raro che si raccontino episodi in cui un angelo avrebbe “guidato” un proclamatore alla porta giusta o protetto un pioniere da un pericolo.

In sintesi, la dottrina geovista sugli angeli è funzionale al sistema: rafforza l’idea di essere parte di un’organizzazione eletta, sotto sorveglianza divina, e giustifica ogni evento positivo come intervento dall’alto. È un altro tassello nel controllo spirituale e mentale.

b) Differenza tra angeli buoni e demoni caduti

La dualità tra bene e male è estremamente marcata nella visione dei Testimoni. Gli angeli “buoni” sono quelli rimasti fedeli a Geova; i demoni, invece, sono angeli ribelli che hanno seguito Satana nel suo tentativo di sovvertire il governo divino.

Secondo il loro insegnamento, i demoni sono attivissimi ancora oggi, sebbene invisibili. Avrebbero poteri pericolosi, agirebbero tramite pratiche come l’occultismo, l’astrologia, la meditazione orientale, la musica “spiritica” e persino attraverso oggetti contaminati (come regali o mobili di seconda mano).

Questo porta a un vero e proprio terrore psicologico nei confronti del mondo invisibile, inculcato fin dall’infanzia. Non si tratta solo di credere negli angeli: si tratta di vivere in costante allerta, temendo l’influenza dei demoni, che sarebbero ovunque, pronti ad approfittare di ogni distrazione spirituale.

2. Chi sono gli angeli per i Testimoni di Geova

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a) Esseri spirituali al servizio di Geova

Per i Testimoni di Geova, gli angeli non sono né intercessori né esseri da pregare, come nella tradizione cattolica. Sono piuttosto servitori celesti, completamente sottomessi alla volontà di Geova, senza personalità autonoma, e con ruoli ben precisi nell’amministrazione divina.

Secondo le loro pubblicazioni, esistono milioni di angeli, ciascuno con compiti specifici: annunciare giudizi, proteggere gli eletti, trasmettere messaggi, e partecipare alla guerra spirituale in corso tra il bene e il male. In tutto questo, non vi è traccia di spiritualità profonda o di un rapporto personale: l’angelo non è un “compagno” o una figura di conforto, ma una pedina nel piano di Dio.

Non solo: gli angeli per i Testimoni sono sempre maschi, privi di emozioni umane e di qualsiasi legame affettivo con le persone. La loro esistenza serve solo a sottolineare la grandezza e il potere di Geova, che li comanda e li dirige secondo il proprio volere.

b) L’Arcangelo Michele e la sua identificazione con Gesù

Uno degli insegnamenti più bizzarri — e per molti scioccanti — della dottrina geovista è l’identificazione tra l’arcangelo Michele e Gesù Cristo. Secondo la Torre di Guardia, prima di nascere come uomo, Gesù era l’arcangelo Michele, il capo degli eserciti celesti, il primo e più importante tra tutti gli angeli.

Questa idea viene giustificata con versetti estrapolati dalla Bibbia, letti in modo estremamente forzato. L’obiettivo è evidente: negare la divinità di Cristo, sminuirne la natura e ribadire che Gesù non è Dio, ma una creatura glorificata, un essere spirituale al servizio di Geova.

Dopo la sua morte e risurrezione, Gesù sarebbe tornato alla sua “identità angelica”, diventando di nuovo Michele. Un’affermazione che contrasta frontalmente con la visione trinitaria del cristianesimo tradizionale, ma che per i Testimoni è centrale.

c) Angeli, demoni e la guerra invisibile

Tutta la teologia geovista è attraversata da un’idea potente e inquietante: sul nostro pianeta è in corso una guerra invisibile tra Geova e Satana, combattuta attraverso angeli e demoni. Gli uomini, nella loro visione, sono spettatori e pedine in questo scontro epocale.

Questa guerra si riflette ovunque: nelle scelte quotidiane, nella morale sessuale, nella frequentazione di amici “del mondo”, persino nell’uso di oggetti o nella musica ascoltata. Ogni minima deviazione potrebbe essere una breccia per l’attacco dei demoni. Non si tratta solo di superstizione: si tratta di un vero e proprio sistema di sorveglianza spirituale, alimentato dal terrore.

Chi cresce in questo ambiente sviluppa una costante sensazione di essere osservato, spiato, tentato e aggredito da forze oscure. E chi esce, spesso, impiega anni per scrollarsi di dosso questa visione distorta della realtà.

3. Le fonti bibliche più usate nelle pubblicazioni

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a) Versetti selezionati dalla Traduzione del Nuovo Mondo

Quando si parla della dottrina degli angeli secondo i Testimoni di Geova, non si può ignorare il ruolo centrale della loro Bibbia: la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Questa versione, pubblicata e curata direttamente dalla Watch Tower, non è una semplice traduzione ma una rielaborazione sistematica del testo biblico, pensata per riflettere in modo perfetto le dottrine dell’organizzazione.

Per quanto riguarda gli angeli, vengono ripetutamente citati versetti che li descrivono come servitori di Geova, soldati celesti, strumenti del suo giudizio. Tra i più utilizzati troviamo:

  • Ebrei 1:14 – “Non sono essi tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire per il bene di quelli che devono ereditare la salvezza?”
  • Apocalisse 12:7-9 – dove si parla della “guerra in cielo” tra Michele e i suoi angeli contro il dragone e i suoi.
  • Daniele 10:13,21 – che viene usato per costruire l’immagine di un’organizzazione angelica gerarchica e militare.

Questi versetti, letti attraverso il filtro geovista, non solo supportano la visione funzionale e militante degli angeli, ma escludono qualsiasi interpretazione simbolica, filosofica o spirituale più profonda. Il messaggio è chiaro: gli angeli esistono, combattono, ubbidiscono, e vegliano… ma solo per chi è dentro l’Organizzazione.

b) L’uso propagandistico nelle riviste e negli studi biblici

La figura degli angeli non è solo un argomento teologico: è uno strumento di propaganda e controllo psicologico. Le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi! traboccano di storie che hanno come protagonisti questi esseri invisibili.

Racconti edificanti come: “Una sorella in Perù stava per essere aggredita, ma un misterioso uomo apparve e la salvò” oppure “Un pioniere in Africa fu guidato alla porta di una persona che pregava proprio in quel momento”. Morale: gli angeli proteggono solo chi è ubbidiente e impegnato nell’opera. Gli altri? Abbandonati a sé stessi.

Questi racconti vengono letti durante le adunanze, commentati come “prove” dell’approvazione divina. E lo stesso vale per gli studi biblici: i versetti sugli angeli vengono selezionati ad arte, decontestualizzati e inseriti in uno schema che ha un solo scopo: rafforzare la dipendenza dal Corpo Direttivo e mantenere vivo il senso di “essere osservati dall’alto”.

Non è solo una dottrina, è una narrazione continua che orienta comportamenti, paure e speranze, giorno dopo giorno.

4. Esperienza personale: l’ossessione per il mondo invisibile

a) Come mi hanno insegnato a temere i demoni

Non dimenticherò mai quanto fossi ossessionato, da Testimone, dall’idea che i demoni potessero entrare nella mia vita attraverso un oggetto, una canzone o persino un pensiero “impuro”. Era un terrore sottile, quotidiano, instillato fin da bambino. Niente horror, niente Harry Potter, niente yoga. Un semplice regalo usato poteva essere “contaminato” da energie demoniache.

Venivo istruito a pregare per “ripulire” la mia casa, a gettare via qualsiasi cosa potenzialmente compromessa. Non si trattava solo di superstizione: era un sistema ben strutturato per iniettare paura, per convincerti che ogni passo fuori dall’ortodossia poteva aprire una breccia all’influenza satanica.

Ricordo notti passate a tremare nel letto, dopo aver sentito storie di “presenze” che infestavano la casa di fratelli spirituali. Paura del mondo visibile… e soprattutto di quello invisibile.

b) Quando ho smesso di credere negli spiriti e ho iniziato a ragionare

Il risveglio è stato lento, ma liberatorio. A un certo punto mi sono chiesto: se Dio è amore, perché dovrebbe circondarci di trappole invisibili, di esseri maligni pronti ad approfittare di ogni debolezza? Perché vivere nella paranoia spirituale, nel costante timore di offendere entità soprannaturali?

La verità è che non si trattava di spiriti. Si trattava di condizionamenti. Ero stato programmato a leggere ogni evento attraverso una lente religiosa: se qualcosa andava male, era Satana; se andava bene, erano gli angeli. In tutto questo io non c’entravo nulla. La mia volontà era irrilevante.

Quando ho deciso di ragionare con la mia testa, ho abbandonato sia i demoni che gli angeli, sia Geova che il Corpo Direttivo. E ho scoperto una realtà molto più semplice, concreta, e soprattutto… umana.

Oggi non credo negli spiriti, e mi sento molto più libero, molto più consapevole e molto più vivo.

5. I miei libri che denunciano il fanatismo religioso

a) Testicoli di Genova: la religione vista da dentro (e presa in giro)

Chi ha vissuto il mondo dei Testimoni di Geova dall’interno sa bene che certe cose non si possono spiegare con la logica. Ci vogliono l’ironia, la satira e il coraggio di guardare in faccia l’assurdo. Testicoli di Genova nasce da questa esigenza: non un saggio, ma un romanzo pungente, tagliente e spesso esilarante, che racconta la follia del fanatismo religioso attraverso episodi ispirati a esperienze reali, rielaborati in chiave narrativa.

In queste pagine, la religione viene messa a nudo: si ride, sì, ma con l’amaro in bocca, perché dietro ogni battuta c’è il peso di anni vissuti sotto il giogo del pensiero unico, del controllo mentale, della colpa sistematica.

Il romanzo è pensato per chi vuole comprendere cosa significhi vivere da burattino in un mondo che si spaccia per spirituale, ma è fatto di gerarchie, obbedienza cieca e paure ben costruite. È una presa in giro? Sì. Ma anche una presa di coscienza.

b) Testimoni di Geova e Bibbia: spiriti, dottrine e manipolazioni

Se invece cerchi un’analisi più diretta, documentata e ragionata, allora Testimoni di Geova e Bibbia è il libro giusto. In questo saggio affronto i principali insegnamenti dell’organizzazione, smontandoli con metodo, citazioni ufficiali alla mano, confronti biblici e riflessioni logiche.

Uno dei capitoli più forti è proprio quello dedicato alla visione geovista del mondo invisibile: angeli, demoni, armageddon e il ruolo dell’arcangelo Michele. Tutto viene esaminato per mostrare come queste dottrine non siano altro che strumenti psicologici per mantenere il controllo sul fedele.

Il libro è pensato per chi è dentro, per chi è uscito, per chi ha dubbi… e soprattutto per chi vuole finalmente vedere le cose senza più il filtro della paura. Perché solo così si può cominciare a guarire.

6. Conclusione: credere negli angeli è un bisogno, non una verità

In fondo, la domanda iniziale — i Testimoni di Geova credono negli angeli? — ha una risposta semplice. Sì, ci credono eccome. Ma nel modo più funzionale al controllo possibile. Gli angeli, nel loro sistema, non sono solo figure spirituali: sono armi retoriche, strumenti dottrinali, elementi di sorveglianza invisibile.

Credere negli angeli può sembrare rassicurante. Ti fa sentire protetto, guidato, parte di qualcosa di più grande. Ma è proprio questo il punto: non è una verità oggettiva, è un bisogno emotivo. Un bisogno che le religioni, tutte — dai Testimoni al cattolicesimo — sfruttano per creare dipendenza, per giustificare l’obbedienza, per spegnere il pensiero critico.

Io ho scelto di non credere più. Non solo negli angeli, ma in tutto ciò che richiede fede cieca, reverenza obbligatoria e sudditanza spirituale. Ho scelto la libertà, con tutti i suoi dubbi e le sue complessità. E no, non ho più nessun essere invisibile a proteggermi… ma finalmente ho me stesso. E mi basta.

Ora non mi resta che augurarti buona permanenza su Soldionline.biz.

Foto Luca Catanoso

Luca Catanoso

Blogger e scrittore, autore di numerosi libri pubblicati su Amazon. Racconto storie emozionanti di animali, approfondisco tematiche di storia militare, sviluppo personale e molto altro ancora. La mia missione è ispirare, informare e coinvolgere attraverso la scrittura.

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