I Testimoni di Geova Credono nel Papa? Tutta la Verità sul Rifiuto Totale dell’Autorità Papale

da | 28 Mar 2025 | Crescita Personale, Religione, Sette Religiose

Quando si parla di religione, poche figure dividono tanto quanto quella del Papa. Ma cosa ne pensano i Testimoni di Geova? Credono nella sua autorità spirituale? Lo riconoscono come guida della cristianità? La risposta è netta e radicale: no. I Testimoni di Geova non solo non credono nel Papa, ma lo considerano il simbolo per eccellenza della religione falsa, frutto di un sistema che, secondo loro, ha tradito gli insegnamenti originari di Gesù.

In questo articolo approfondiremo la posizione ufficiale dei Testimoni di Geova sulla figura del Papa, analizzando le motivazioni dottrinali che li portano a rifiutarne completamente il ruolo. Vedremo anche quali versetti biblici utilizzano per giustificare questa posizione, come descrivono il papato nelle loro pubblicazioni e perché, nella loro visione, ogni autorità religiosa umana rappresenta un ostacolo all’autentico rapporto con Dio.

Infine, condividerò la mia esperienza personale, vissuta all’interno dell’organizzazione, per raccontarti cosa significhi crescere pensando che il Papa sia una figura negativa, e come cambia tutto quando inizi a pensare con la tua testa.

1. I Testimoni di Geova credono nel Papa?

a) Il ruolo del Papa secondo la dottrina geovista

Alla domanda “I Testimoni di Geova credono nel Papa?” la risposta è inequivocabile: no. Non solo non ne riconoscono l’autorità, ma ne rifiutano anche il ruolo spirituale, storico e simbolico. Per comprendere questo rifiuto, bisogna partire dalla loro interpretazione della Bibbia, che è letterale e rigorosamente selettiva. Secondo la dottrina geovista, non esiste alcuna figura umana che possa rappresentare Dio sulla terra, né che possa fare da guida universale per tutti i cristiani.

Il Papa, per i Testimoni di Geova, è un leader religioso umano privo di qualunque legittimazione biblica. Viene visto come il frutto di una tradizione apostata che ha distorto il vero cristianesimo nel corso dei secoli. A differenza della Chiesa cattolica, che considera il Papa il successore di Pietro e il Vicario di Cristo, i Testimoni credono che Cristo non abbia mai designato alcun successore umano con un’autorità centralizzata su tutti i credenti.

Nel loro sistema, l’unica guida è Gesù Cristo, e l’organizzazione dei Testimoni si presenta come una struttura teocratica diretta da un corpo dirigente (il Corpo Direttivo), che si autodefinisce “lo schiavo fedele e discreto” menzionato nel Vangelo di Matteo. Questo gruppo rivendica il compito di guidare spiritualmente i fedeli, ma senza identificarsi con alcuna figura equivalente al Papa.

In sostanza, i Testimoni di Geova considerano il ruolo del Papa non solo superfluo, ma incompatibile con la vera adorazione cristiana, secondo la loro interpretazione della Scrittura.

b) Papa come simbolo della religione falsa

Nell’ottica geovista, il Papa non è semplicemente un leader religioso tra tanti. È il simbolo massimo della “Babilonia la Grande”, l’espressione con cui indicano l’intero sistema delle religioni organizzate che, secondo loro, hanno tradito Dio. Per questa ragione, il papato viene associato a un sistema idolatrico, corrotto e in opposizione diretta alla volontà divina.

I Testimoni di Geova non esitano a definire la Chiesa cattolica una religione falsa, e il Papa viene descritto come una figura usurpatrice, che si attribuisce poteri spirituali che spettano solo a Dio. In molte pubblicazioni ufficiali, come La Torre di Guardia, si leggono definizioni durissime, in cui il papato è associato a pratiche pagane, compromessi politici e perfino persecuzioni storiche contro i veri cristiani.

Per questo motivo, i Testimoni non partecipano a nessuna celebrazione religiosa interconfessionale, non si inginocchiano davanti a nessuna autorità spirituale umana e rifiutano anche solo l’idea di riconoscere il Papa come figura degna di rispetto religioso. La sua figura viene sistematicamente denigrata, non tanto per la persona, quanto per ciò che rappresenta: l’autorità umana che si mette al posto di Dio.

2. Perché rifiutano l’autorità del Papa?

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a) Unica autorità: Dio e Cristo, nessun uomo intermediario

Uno dei pilastri fondamentali della teologia dei Testimoni di Geova è il principio che solo Dio (Geova) e suo Figlio Gesù Cristo possono esercitare autorità spirituale sugli esseri umani. Qualunque altro intermediario umano, incluso il Papa, viene visto come un’usurpazione di questo ruolo.

Secondo la loro interpretazione, Gesù non ha mai istituito una gerarchia religiosa umana permanente. Al contrario, avrebbe insegnato l’umiltà, il servizio e la sottomissione a Dio, e non la creazione di un clero dominante. Per questo motivo, i Testimoni rifiutano ogni forma di mediazione religiosa, siano essi santi, preti, vescovi o papi. Solo Gesù ha il ruolo di “mediatore tra Dio e gli uomini”, come riportato in 1 Timoteo 2:5, un versetto molto spesso citato nelle loro pubblicazioni.

Inoltre, per rafforzare la loro posizione, i Testimoni sottolineano che nessun uomo ha il diritto di essere chiamato “padre” in senso spirituale, come espresso nel passo di Matteo 23:9: “E non chiamate nessuno ‘padre’ sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste.” Per loro, il titolo di “Papa” (che significa appunto “padre”) è una palese violazione di questo comandamento.

b) Il rifiuto della successione apostolica

Un altro punto centrale nel rifiuto del papato da parte dei Testimoni di Geova è la negazione della dottrina della successione apostolica. Secondo la Chiesa cattolica, esiste una linea ininterrotta di vescovi, partendo da Pietro fino all’attuale Papa, che legittima l’autorità papale come volontà divina.

I Testimoni di Geova, invece, contestano apertamente questa visione, affermando che non vi sia alcuna base scritturale per sostenere una successione umana permanente nel governo della Chiesa. Per loro, la leadership cristiana non si trasmette per “eredità spirituale” o nomina ufficiale, ma è il risultato dell’approvazione divina tramite lo spirito santo, che non può essere rivendicata da nessuna istituzione religiosa.

In quest’ottica, la pretesa della Chiesa cattolica di detenere l’autorità apostolica attraverso il Papa è vista come un abuso e una falsificazione della verità cristiana. Anziché seguire una figura come il Papa, i Testimoni si affidano a ciò che definiscono “la guida di Geova”, esercitata attraverso il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, che interpreta e diffonde gli insegnamenti della Bibbia in modo centralizzato.

3. Cosa dicono i Testimoni di Geova sulla figura del Papa?

a) Il Papa come “Anticristo” o oppositore di Dio

Nel linguaggio e nella teologia dei Testimoni di Geova, la figura del Papa viene spesso accostata all’idea dell’“Anticristo”, inteso non tanto come una singola entità malvagia, ma come un sistema religioso che si oppone alla sovranità di Dio. Secondo la loro interpretazione delle Scritture, qualsiasi organizzazione o figura che si attribuisce potere spirituale su altri esseri umani senza legittimazione divina è parte di questo sistema anticristiano.

Il Papa, in quanto capo della religione che i Testimoni considerano la più rappresentativa dell’apostasia religiosa (la Chiesa cattolica), è visto come il volto principale dell’opposizione all’autentica adorazione. Non è raro trovare nelle pubblicazioni dei Testimoni riferimenti in cui il papato viene dipinto come l’incarnazione della presunzione religiosa, che si appropria di un’autorità che spetta solo a Dio e a Cristo.

In quest’ottica, non esiste spazio per una distinzione tra rispetto umano e condanna teologica: la figura del Papa, in quanto istituzionalmente posta “al di sopra” dei fedeli, è considerata nemica del vero cristianesimo. Una convinzione rafforzata da secoli di contrapposizione, nella narrazione geovista, tra “la verità biblica” e “la religione di Stato”.

b) Le critiche alla Chiesa cattolica e al potere papale

Le critiche che i Testimoni di Geova rivolgono alla figura del Papa sono parte di una condanna più ampia del sistema cattolico. Viene accusato di aver sostituito gli insegnamenti di Gesù con tradizioni umane, dogmi arbitrari e compromessi politici. Secondo loro, la Chiesa non solo ha perso la sua direzione spirituale, ma ha costruito un impero religioso che ha molto più a che fare con il potere terreno che con Dio.

Il papato è visto come il culmine di questa struttura: un uomo che si fa chiamare “Santo Padre”, che abita in palazzi sontuosi e che presiede cerimonie elaborate, in netto contrasto con l’immagine di umiltà e semplicità che i Testimoni attribuiscono al vero Cristo. Per questo, attaccare la figura del Papa diventa, per loro, una forma di fedeltà a Dio.

Inoltre, viene spesso sottolineata l’incoerenza della Chiesa su temi come la guerra, la politica, la pedofilia nel clero, e le ricchezze vaticane: tutti elementi utilizzati per rafforzare l’idea che il potere papale sia moralmente e spiritualmente corrotto. Il Papa, dunque, è percepito non come un pastore spirituale, ma come un simbolo di un sistema che, nella visione geovista, ha tradito Dio per inseguire il potere umano.

4. Esperienza personale: dal rifiuto assoluto alla libertà di pensiero

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4. Esperienza personale: dal rifiuto assoluto alla libertà di pensiero

a) Crescere vedendo nel Papa una figura negativa

Sono cresciuto in un ambiente dove il Papa non era soltanto disprezzato: era il simbolo vivente della menzogna religiosa più pericolosa. Per noi Testimoni di Geova, la sua figura rappresentava l’apice dell’inganno spirituale: un uomo che si attribuiva titoli divini, che pretendeva obbedienza, che sedeva su un trono costruito non sulla verità, ma sulla superstizione e sul potere.

Vedevamo in lui l’Anticristo per eccellenza, una maschera spirituale dietro cui si nascondeva un sistema religioso marcio fino al midollo. E anche se all’epoca credevo a tutto questo perché mi era stato inculcato, non posso dire oggi che quelle critiche fossero totalmente infondate.

b) Quando ho capito che il problema non è un Papa… ma tutto il sistema religioso

Con il tempo ho compreso che il problema non è una religione in particolare, ma il concetto stesso di religione organizzata: un sistema che pretende di parlare in nome di Dio, che impone regole, crea dogmi e genera sensi di colpa, tutto in nome della salvezza o della verità.

No, non ho mai cominciato a vedere il Papa sotto una luce positiva, né mi sono mai riconciliato con l’idea che un uomo possa farsi chiamare “Santo Padre” o fingersi intermediario tra Dio e l’umanità. Semplicemente, ho smesso di concentrarmi su un singolo bersaglio, perché ho capito che tutte le religioni, senza eccezione, seguono la stessa logica di dominio mentale: impongono obbedienza, dividono, spingono all’odio o alla superiorità morale.

Il mio rifiuto del Papa oggi non ha più nulla a che vedere con quello dei Testimoni di Geova, che si limitano a sostituire un’autorità con un’altra. Il mio rifiuto è più profondo: non voglio padroni spirituali. Né a Roma, né a Brooklyn, né in nessun’altra parte del mondo.

Credo nella libertà interiore, nel pensiero critico, e nel diritto di ogni individuo di cercare il senso della vita senza intermediari, senza chiese, senza gerarchie. Se c’è qualcosa di sacro, non si trova certo nei discorsi del Papa, nei congressi dei Testimoni o nei riti vuoti di qualsiasi religione.

5. Due libri per approfondire la critica dei Testimoni di Geova al Papa

a) Testicoli di Genova: una satira sul controllo religioso

Se vuoi esplorare il tema del rifiuto del papato — e in generale dell’autorità religiosa imposta — da una prospettiva ironica e dissacrante, il mio libro Testicoli di Genova: Cronache tragicomiche dal mondo delle visite a domicilio è la lettura perfetta. Si tratta di un romanzo satirico che prende spunto dalla mia esperienza diretta tra i Testimoni di Geova, raccontando con umorismo tagliente le assurdità di un sistema che vieta il pensiero critico e impone una visione manichea della realtà.

Nel libro, non viene risparmiata nessuna delle contraddizioni interne: il rifiuto cieco del Papa, l’ossessione per la “verità assoluta”, la paura di confrontarsi con chi pensa diversamente. Testicoli di Genova è una risata liberatoria, ma anche un invito profondo a recuperare la propria libertà interiore.

b) Testimoni di Geova e Bibbia: Setta o Vera Religione?

Per chi invece desidera un’analisi più diretta e documentata, consiglio il mio saggio Testimoni di Geova e Bibbia: Setta o Vera Religione?. In questo libro esploro a fondo le dottrine fondamentali dell’organizzazione, mettendole a confronto con il testo biblico e con la realtà dei fatti.

Una sezione è dedicata proprio al tema del papato, evidenziando come i Testimoni strumentalizzino alcuni versetti per attaccare la figura del Papa, pur ignorando altre parti della Scrittura che smontano le loro interpretazioni. Il libro offre anche una riflessione sul concetto stesso di autorità religiosa: è giusto affidarsi ciecamente a uomini che dicono di parlare per conto di Dio? E cosa distingue veramente una guida spirituale da un regime teocratico?

Entrambi i libri sono disponibili su Amazon e rappresentano due approcci complementari: uno narrativo e pungente, l’altro analitico e critico. Ma il messaggio di fondo è lo stesso: nessuno ha il diritto di spegnere la tua coscienza in nome della religione.

6. Conclusione: Papa sì o no? Questione di prospettiva dottrinale

Alla fine, la domanda “i Testimoni di Geova credono nel Papa?” ci porta molto oltre una semplice curiosità religiosa. La risposta è no, ma il rifiuto della figura papale è solo la punta dell’iceberg di un sistema molto più profondo, in cui l’autorità viene centralizzata, il pensiero critico scoraggiato e la spiritualità trasformata in obbedienza cieca.

Per i Testimoni di Geova, il Papa non è solo inutile: è un ostacolo alla “vera adorazione”. Eppure, questo rifiuto non nasce da un confronto aperto, ma da una visione dogmatica che non ammette alternative. Non è tanto il Papa in sé ad essere rigettato, quanto tutto ciò che rappresenta: libertà di pensiero, pluralismo teologico, autonomia individuale.

La verità è che nessun uomo dovrebbe ergersi a giudice della fede altrui. Né con un trono dorato, né con una Torre di Guardia in mano. Il problema non è il Papa. Il problema è credere che qualcuno, chiunque esso sia, possa detenere il monopolio di Dio.

Ora non mi resta che augurarti buona permanenza su Soldionline.biz!

Foto Luca Catanoso

Luca Catanoso

Blogger e scrittore, autore di numerosi libri pubblicati su Amazon. Racconto storie emozionanti di animali, approfondisco tematiche di storia militare, sviluppo personale e molto altro ancora. La mia missione è ispirare, informare e coinvolgere attraverso la scrittura.

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