Molti giovani sognano di entrare nell’Arma dei Carabinieri, attratti dal prestigio, dalla stabilità del lavoro e dall’importanza sociale del ruolo. Tuttavia, in fase di preparazione ai concorsi, una delle domande più frequenti è: il voto del diploma è davvero così importante per essere ammessi? La risposta, come spesso accade, è: dipende dal tipo di concorso e dal ruolo per cui si concorre.
Infatti, mentre in alcuni casi il voto del diploma rappresenta un semplice requisito d’accesso, in altri può diventare un vero e proprio fattore discriminante nella graduatoria finale, influenzando la posizione e le probabilità di successo. Conoscere i criteri esatti può fare la differenza tra essere convocati o restare esclusi.
1. Introduzione: quanto conta il voto del diploma nei concorsi per Carabinieri
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📖 Acquista su AmazonL’ingresso nell’Arma dei Carabinieri avviene attraverso concorsi pubblici, regolati da bandi periodici. Esistono però diversi canali di reclutamento, ciascuno con requisiti specifici: dai concorsi per Allievi Carabinieri (volontari in ferma prefissata e civili), ai concorsi per Marescialli (accesso tramite diploma), fino all’Accademia per Ufficiali, riservata ai diplomati più brillanti.
In ogni caso, il titolo di studio è indispensabile e, in base al concorso, può essere richiesto un voto minimo, utile non solo per accedere ma anche per ottenere punteggi aggiuntivi nella valutazione dei titoli culturali. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio quale voto minimo serve, come viene valutato, e quanto pesa effettivamente il diploma nella selezione per entrare nei Carabinieri.
2. Perché il voto del diploma è rilevante
a) Punteggio nei titoli culturali
Nel contesto dei concorsi per entrare nell’Arma dei Carabinieri, il voto del diploma rappresenta uno degli elementi valutabili nella fase dei titoli, cioè quella parte della graduatoria in cui vengono assegnati punti in base al curriculum scolastico, formativo e professionale del candidato.
In particolare:
- un diploma con voto alto (es. 100/100) può far ottenere il punteggio massimo previsto per i titoli culturali;
- voti inferiori, pur ritenuti validi ai fini dell’ammissione, pesano meno in graduatoria e possono influenzare negativamente il posizionamento finale.
Nei bandi ufficiali, il punteggio assegnato al voto del diploma è graduato in fasce. Ad esempio:
- da 60 a 70/100: punteggio minimo;
- da 71 a 80: punteggio intermedio;
- da 81 a 90: punteggio alto;
- da 91 a 100: punteggio massimo.
Questo significa che, a parità di risultati nei quiz o nelle prove fisiche, un candidato con un diploma votato 95/100 potrebbe superare in graduatoria un concorrente con 70/100, anche se le performance sono simili.
b) Differenze tra concorsi per Allievi, Marescialli e Ufficiali
Il peso del diploma cambia anche in base al concorso a cui si partecipa:
- Concorsi per Allievi Carabinieri: il diploma è richiesto come titolo minimo, ma il voto incide solo in parte (salvo in caso di pari merito);
- Concorso per la Scuola Marescialli: qui il diploma è requisito fondamentale, e il voto ha un peso maggiore nella fase iniziale e nei punteggi aggiuntivi;
- Concorso per l’Accademia Militare per Ufficiali: in questo caso, il diploma rappresenta il titolo principale, e il voto viene analizzato attentamente già in fase di preselezione, influenzando sia l’ammissione sia la valutazione globale.
3. Il voto minimo richiesto per entrare nei Carabinieri
a) Concorsi per Allievi Carabinieri
Per partecipare al concorso per Allievi Carabinieri, è sufficiente essere in possesso del diploma di scuola superiore (qualsiasi indirizzo) o comunque conseguirlo entro l’anno scolastico del concorso.
Non è previsto un voto minimo obbligatorio. Tuttavia, in base al bando e al tipo di concorso (civili vs VFP1/VFP4), il voto può:
- essere utilizzato come criterio di punteggio nei titoli (es. da 0 a 3 punti in graduatoria),
- diventare criterio di preferenza in caso di parità di punteggio nelle prove scritte.
Dunque, pur non essendo vincolante, avere un diploma con un buon voto può aumentare le chance di superare la selezione.
b) Scuola Marescialli: punteggio minimo richiesto
Nel concorso per accedere alla Scuola Marescialli dei Carabinieri, il diploma è obbligatorio e viene valutato in modo più selettivo. In particolare:
- il voto minimo consigliato è 70/100 (o equivalente);
- chi possiede voti sotto la sufficienza piena difficilmente riesce ad accedere alla fase successiva del concorso;
- il voto incide sul punteggio finale insieme ai risultati delle prove scritte, orali e fisiche.
In alcuni bandi recenti, il diploma è stato valutato fino a 12 punti su un totale di 100, influenzando in modo diretto l’ammissione.
c) Accademia Ufficiali: soglia d’accesso e media scolastica
Il concorso per l’Accademia Militare dell’Arma dei Carabinieri (per formare futuri ufficiali) è il più selettivo in assoluto. Per accedervi è richiesto:
- il diploma di maturità con voto elevato (non inferiore a 80/100, consigliato 90+);
- media scolastica alta negli ultimi anni, per superare le selezioni scolastiche e culturali;
- ottimi risultati nei test logico-matematici, prova di cultura generale e prove attitudinali.
In questo caso, il voto del diploma non è solo un titolo, ma una vera e propria soglia di qualità, senza la quale difficilmente si supera la prima scrematura.
4. Come migliorare la propria posizione in graduatoria
a) Altri titoli valutabili: lauree, certificazioni, brevetti
Se il proprio voto di diploma non è particolarmente alto, esistono comunque altri modi per guadagnare punti preziosi in graduatoria. I bandi di concorso per l’Arma dei Carabinieri, infatti, attribuiscono punteggi aggiuntivi a una serie di titoli e qualifiche, tra cui:
- Lauree triennali o magistrali, in particolare in discipline giuridiche, economiche, informatiche o linguistiche;
- Brevetti sportivi (nuoto, salvamento, paracadutismo, ecc.);
- Certificazioni linguistiche riconosciute (es. inglese livello B2 o C1);
- Attestati informatici (ECDL, ICDL, PEKIT, ecc.);
- Abilitazioni professionali o titoli di studio superiori al diploma.
Ognuno di questi elementi può far guadagnare punti aggiuntivi nella valutazione dei titoli, migliorando la posizione in graduatoria anche in presenza di un voto di maturità nella media.
Inoltre, il servizio militare come VFP1 o VFP4, così come la partecipazione a missioni o attività in ambito operativo, viene spesso valutato positivamente nei concorsi interni o riservati.
b) L’importanza di una buona preparazione alle prove scritte e fisiche
Anche con un diploma dal voto non eccellente, è possibile eccellere nelle prove di selezione. Le fasi concorsuali prevedono generalmente:
- test a risposta multipla su cultura generale, logica, diritto, storia, geografia;
- prove fisiche come corsa, trazioni, piegamenti, salto in alto;
- accertamenti psico-attitudinali e colloqui motivazionali.
Una preparazione mirata e costante può fare la differenza. Sono numerosi i candidati che, pur non partendo con punteggi alti nei titoli culturali, riescono a scalare la graduatoria grazie a risultati brillanti nei test.
Esistono corsi online e in presenza, manuali aggiornati e simulatori digitali per allenarsi ai quiz, oltre a tabelle di allenamento fisico specifiche per i concorsi militari. Impegno e determinazione contano tanto quanto il voto del diploma.
5. Conclusione: il voto conta, ma non è tutto
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📖 Acquista su AmazonIl voto del diploma è senza dubbio un elemento importante nei concorsi per entrare nell’Arma dei Carabinieri, ma non è mai l’unico fattore determinante. Conoscere il bando, sfruttare al meglio i titoli aggiuntivi, prepararsi con serietà alle prove scritte e fisiche sono strategie fondamentali per aumentare le possibilità di successo.
Che tu stia puntando a diventare Allievo Carabiniere, Maresciallo o Ufficiale, ricorda: il voto è solo il punto di partenza, ma sarà la tua determinazione a farti arrivare fino in fondo.
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